Il direttore generale per i Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione del ministero dello Sviluppo Economico Francesco Saverio Leone ha firmato il bando e il disciplinare di gara per l’assegnazione di nuovi diritti d’uso per frequenze televisive nazionali del digitale terrestre con un’asta con offerte economiche con rilanci competitivi. Bando e disciplinare sono stati redatti in aderenza a quanto disposto dall’Agcom con la delibera dell’aprile scorso e alle indicazioni pervenute dalla Commissione europea: restano quindi escluse Rai, Mediaset e Ti Media. In particolare i canali che andranno all’asta sono il 6, il 7, l’11, il 23 e il 59. 

All’asta andranno frequenze che compongono tre reti televisive digitali terrestri nazionali con un diritto d’uso ventennale non trasferibile per i primi tre anni a comporre i seguenti lotti: Lotto L1 con l’utilizzo dei canali 6 e 23 con una copertura nominale stimata di popolazione pari all’89,5%; Lotto L2 con l’utilizzo dei canali 7 e 11 con una copertura nominale stimata di popolazione pari al 91,1%; Lotto L3 con l’utilizzo dei canali 25 e 59 con una copertura nominale stimata di popolazione pari al 96,6%. Il provvedimento consente di concorrere per tutti e tre i lotti (L1, L2, L3) ai soli nuovi entranti o piccoli operatori (cioè che detengono un solo multiplex), di concorrere per due lotti (L1 e L3) agli operatori titolari di due reti in “Dvb T”; agli operatori integrati, attivi su altre piattaforme con una quota di mercato superiore al 50% della tv a pagamento (Sky) al solo lotto L1. Il bando esclude dalla partecipazione alla gara gli operatori che detengono tre o più multiplex (Mediaset, Rai e Telecom Italia Media Broadcasting).

Le offerte economiche prevedono un sistema di miglioramento competitivo, con importo minimo stabilito in virtù dei criteri indicati dall’Autorità, in base al costo per abitante coperto previsto dal decreto per le misure compensative per la liberazione della banda 800 MHz (DM 23 gennaio 2012), in modo proporzionale alla copertura potenziale: la base d’asta prevista nel bando è pari a 29.300.759,42 euro, 29.824.571,88 euro, 31.625.177,20 euro rispettivamente per L1, L2, L3. Sussiste l’obbligo per gli aggiudicatari di raggiungere la copertura del 51% (purchè comprendente il 10% della popolazione di ogni regione) entro 5 anni, in modo graduale. Il bando di gara verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2014. 

 

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

De Micheli, Becchi & company: ecco gli sfollatori di consenso

next
Articolo Successivo

Il più grande regalo a Grillo e M5S? Demonizzarli

next