L’aumento della popolazione e della vita media non è bilanciata dalla riorganizzazione strutturale della sanità, a partire dai pronto soccorso.
Leggo oggi sul Corriere della Sera una intervista all’assessore alla sanità della Regione Lombardia, Mantovani, e resto indignato da come un uomo, che dovrebbe cercare di migliorare l’accoglienza di prima necessità del cittadino che sta male, faccia proposte al limite dell’incredibile, soprattutto considerando che il 75% del ricavato delle nostre tasse viene consumato in salute dalla regione Lombardia. Nell’intervista l’assessore cita una nuova “riforma” basata essenzialmente su due proposte:
- “ci saranno quelli a codice bianco e verdi e quelli per i rossi e gialli”
- “Prevenzione, stili di vita. Devono diventare le colonne del sistema, i mezzi straordinari per ridurre il ricorso alla cura”
Fermo restando che sono d’accordo in assoluto con la seconda affermazione, non mi pare che si possa inserire fra i punti di una “riforma”. Occorrerà una educazione alimentare dalle famiglie e dalla scuola ma non si può gestire un patrimonio in denaro enorme e demandare sempre ai cittadini le soluzioni e darne la colpa. Gli amministratori devono amministrare a prescindere e non possono pensare di risolvere il problema cronico solo suddividendo i pronto soccorso. Il numero di accessi saranno gli stessi ed in più c’è il rischio di confusione: chi va dove?
Continuo a credere invece che solo una riorganizzazione della medicina del territorio, aiutata dalla tecnologia, possa liberare veramente i pronto soccorso che devono essere solo i siti di smistamento delle urgenze vere ai reparti di degenza. Il medico di famiglia deve tornare a prestare veramente l’assistenza di base ma occorre togliergli tutte le pendenze burocratiche. Vi ricordo che il 70% dei cittadini si reca dal medico di territorio solo per farsi riprescrivere una ricetta (farmaci, esami o ricoveri) di questi il 30% per una terapia cronica; a causa di questo il 60% degli italiani vanno in PS in codice bianco o verde. Non crede sig. assessore Mantovani che è lì che occorre maggiormente intervenire? Occorre tornare al colloquio diretto con chi dovrebbe conoscerti meglio, visto che la spesa sanitaria nazionale per la medicina generale convenzionata è stata, dati 2008, di più di sei miliardi di euro occorre farla tornare medicina vera, non smistamento e controllo burocratico al posto di uno Stato assente.
Occorre togliere la gestione sanitaria dalla centralità, costosa e insicura, e distribuirla esclusivamente al cittadino che ne avrà cura come le chiavi della propria casa Pensiamo ad una vera sanità 3.0 con History Health, ognuno il proprio diario della salute direttamente visionabile senza che nessuno possa vedercelo, se non autorizzato, manipolandolo.
Domenico De Felice
Medico, opinionista di sanità
Società - 9 Febbraio 2014
La sanità 3.0: siamo preparati?
L’aumento della popolazione e della vita media non è bilanciata dalla riorganizzazione strutturale della sanità, a partire dai pronto soccorso.
Leggo oggi sul Corriere della Sera una intervista all’assessore alla sanità della Regione Lombardia, Mantovani, e resto indignato da come un uomo, che dovrebbe cercare di migliorare l’accoglienza di prima necessità del cittadino che sta male, faccia proposte al limite dell’incredibile, soprattutto considerando che il 75% del ricavato delle nostre tasse viene consumato in salute dalla regione Lombardia. Nell’intervista l’assessore cita una nuova “riforma” basata essenzialmente su due proposte:
Fermo restando che sono d’accordo in assoluto con la seconda affermazione, non mi pare che si possa inserire fra i punti di una “riforma”. Occorrerà una educazione alimentare dalle famiglie e dalla scuola ma non si può gestire un patrimonio in denaro enorme e demandare sempre ai cittadini le soluzioni e darne la colpa. Gli amministratori devono amministrare a prescindere e non possono pensare di risolvere il problema cronico solo suddividendo i pronto soccorso. Il numero di accessi saranno gli stessi ed in più c’è il rischio di confusione: chi va dove?
Continuo a credere invece che solo una riorganizzazione della medicina del territorio, aiutata dalla tecnologia, possa liberare veramente i pronto soccorso che devono essere solo i siti di smistamento delle urgenze vere ai reparti di degenza. Il medico di famiglia deve tornare a prestare veramente l’assistenza di base ma occorre togliergli tutte le pendenze burocratiche. Vi ricordo che il 70% dei cittadini si reca dal medico di territorio solo per farsi riprescrivere una ricetta (farmaci, esami o ricoveri) di questi il 30% per una terapia cronica; a causa di questo il 60% degli italiani vanno in PS in codice bianco o verde. Non crede sig. assessore Mantovani che è lì che occorre maggiormente intervenire? Occorre tornare al colloquio diretto con chi dovrebbe conoscerti meglio, visto che la spesa sanitaria nazionale per la medicina generale convenzionata è stata, dati 2008, di più di sei miliardi di euro occorre farla tornare medicina vera, non smistamento e controllo burocratico al posto di uno Stato assente.
Occorre togliere la gestione sanitaria dalla centralità, costosa e insicura, e distribuirla esclusivamente al cittadino che ne avrà cura come le chiavi della propria casa Pensiamo ad una vera sanità 3.0 con History Health, ognuno il proprio diario della salute direttamente visionabile senza che nessuno possa vedercelo, se non autorizzato, manipolandolo.
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(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Un team negoziale israeliano sta attualmente discutendo la questione degli ostaggi con i mediatori egiziani in Egitto. Lo ha reso noto l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Le autorità della Macedonia del Nord stanno indagando su un possibile caso di "corruzione" in relazione all'incendio che ha ucciso almeno 59 persone in una discoteca. Lo ha riferito il ministro degli Interni Pance Toskovsky.
"Questa azienda non ha una licenza legale per lavorare. Questa licenza, come molte altre cose in Macedonia nel passato, è legata alla corruzione", ha detto Toskovsky durante una conferenza stampa a Kocani, una piccola città nell'est del paese balcanico dove è avvenuta la tragedia durante un concerto nella notte tra sabato e domenica.
Brasilia, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, accusato di un tentato colpo di Stato, ha dichiarato durante una manifestazione a Rio de Janeiro che il divieto impostogli di ricandidarsi alle elezioni del 2026 rappresenta una "negazione della democrazia".
"Voglio dire a tutti coloro a cui a Brasilia non piaccio: le elezioni senza Bolsonaro sono una negazione della democrazia in Brasile", ha detto l'ex leader dell'estrema destra di fronte a migliaia di sostenitori radunati sulla spiaggia di Copacabana.