L’aula della Camera ha approvato un emendamento che modifica la norma introdotta dalle commissioni Attività produttive e Finanze di Montecitorio, riducendo all'osso l'efficacia del provvedimento
Stop al “bonus” per i contribuenti che hanno un debito con Equitalia ma, allo stesso tempo, vantano dei crediti con le pubbliche amministrazioni. L’aula della Camera ha approvato un emendamento al decreto legge Destinazione Italia che modifica la norma introdotta dalle commissioni Attività produttive e Finanze di Montecitorio, riducendo all’osso l’efficacia del provvedimento.
Mentre la norma approvata dalle commissioni stabiliva la sospensione, per quest’anno, delle cartelle esattoriali a favore delle imprese titolari di crediti nei confronti dello Stato, la proposta di modifica approvata dalla Camera prevede la possibilità di compensare crediti con debiti, ma vincola l’attuazione della misura alla situazione dei conti pubblici italiani.
L’attuazione della norma sarà inoltre vincolata a un decreto del Mef, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, “da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore” del decreto legge. Le modalità, si precisa, saranno stabilite “nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica”. Con il decreto del Mef dovranno essere individuati “gli aventi diritto, nonchè le modalità di trasmissione dei relativi elenchi all’agente della riscossione”.