Era stato piazzato ai vertici della Azienda sanitaria di Palermo (Asp), per riordinare la sanità cittadina: il suo passato da magistrato ne garantiva la correttezza. E invece Salvatore Cirignotta è finito agli arresti domiciliari per turbativa d’asta: a eseguire la misura cautelare sono stati i carabinieri del comando provinciale di Palermo.
Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti era finita una maxi gara d’appalto da 41 milioni di euro, per una fornitura quinquennale di pannoloni. Il caso era scoppiato dodici mesi fa, quando il governatore Rosario Crocetta aveva denunciato alla procura il maxi appalto sospetto, prima bloccato, e poi assegnato per sette milioni di euro. “Questa indagine nasce dalla denuncia del presidente della Regione Crocetta e dell’assessore alla Salute Lucia Borsellino che, a gennaio dello scorso anno, segnalarono un episodio di interferenza sui componenti della commissione che avrebbe dovuto aggiudicare la gara per una fornitura di pannoloni alla Asp” ha spiegato il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, che ha assegnato l’indagine all’aggiunto Leonardo Agueci e ai sostituti Gaetano Paci e Daniela Varone.
Agli arresti domiciliari è finito anche Carlo Carollo, rappresentante per la Sicilia e la Campania della Fanter, l’azienda che avrebbe dovuto aggiudicarsi la maxi gara d’appalto per 41 milioni, poi vinta dalla concorrente Santex per sette milioni e ottocento mila euro. Cirignotta è accusato di aver fatto pressioni sulla commissione della gara d’appalto per agevolare la vittoria proprio della Fanter: pochi giorni prima della denuncia di Crocetta, un funzionario addetto alla gara venne fermato all’uscita dal lavoro, minacciato con un coltello, e derubato di alcuni documenti relativi proprio al maxi appalto.
Cirignotta, per anni in servizio al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, era stato in passato ai vertici della Asp di Latina, nominato dall’allora presidente del Lazio Francesco Storace. Nel 2009 viene invece indicato ai vertici della Asp palermitana nel 2009, quando il governatore della Sicilia era Raffaele Lombardo, oggi sotto processo per concorso esterno a Cosa Nostra, mentre ai vertici dell’assessorato alla Sanità sedeva Massimo Russo, anche lui magistrato, che aveva agevolato la sua nomina, affidandogli anche la Asp di Ragusa. In un primo momento viene riconfermato anche da Crocetta e da Lucia Borsellino, per poi finire defenestrato dopo lo scandalo dei pannoloni d’oro.
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