La legge elettorale approda alla Camera e tira subito aria di rinvio. Il Partito democratico nel corso del comitato dei nove della commissione Affari costituzionali ha chiesto 48 ore per la presentazione dei subemendamenti alle tre proposte di modifica presentate dal relatore, Francesco Paolo Sisto di Forza Italia. A larga maggioranza è stata accordata questa richiesta, che sarà discussa nel corso della conferenza dei capigruppo delle 14, che di conseguenza stabilirà una nuova data per l’approdo in aula dell’Italicum. Il comitato ristretto della Commissione affari costituzionali ha infatti approvato i tre emendamenti di Sisto che recepiscono le nuove soglie del del 37% per ottenere il premio di maggioranza e lo sbarramento del 4,5% al di sotto del quale non si ottengono seggi, oltre a un nuovo meccanismo di assegnazione dei seggi nei diversi collegi. “Ora il motore della legge sono gli emendamenti che sono stati approvati dalla Commissione”, commenta Sisto. “E’ un motore che rende più semplice e fluido il percorso”.

Intanto il segretario del Pd Matteo Renzi, traccia la linea da seguire per i deputati del partito, ma lancia messaggi chiari anche al governo guidato da Enrico Letta. “La batteria di questo governo va cambiata o ricaricata?”, si chiede il segretario che assicura: “Il Pd è leale ma il governo così com’è, aiuta le riforme?”. Poi avverte i suoi: “La riforma non può essere modificata in modo unilaterale”. E’ sicuro che l’Italicum non salterà in Parlamento: “Io mi fido del Pd e il Pd ne esce solo come una squadra unita. Se non portiamo a casa questo passaggio salta l’Italia e l’Italicum. Non salta solo una leadership ma tutto”. Il sindaco di Firenze ribadisce che la struttura del testo, frutto dell’accordo con Silvio Berlusconi, è “innovativa perché dà certezza sul bipolarismo, mette fine a coalizioni litigiose e la sera si sa chi ha vinto”.

Lunedì sera il segretario è salito al Colle per un incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E’ possibile che durante le due ore di colloquio, i due abbiano parlato, oltre che dell’Italicum, anche di possibili scenari futuri. E, durante l’assemblea con i deputati, Renzi tona sul tema dell’operato del governo Letta. “All’esigenza di tenere insieme legge elettorale e riforme non basta rispondere con un emendamento. La domanda è: il governo così com’è aiuta le riforme o no?”. “Non c’è un problema tra Pd e governo, – continua il segretario – noi siamo sempre stati leali”, ma il tema “è politico e per questo chiedo di anticipare al 13 la Direzione”.

“C’è bisogno di un approfondimento in sede politica. Decidiamo se la batteria di questa legislatura va cambiata o ricaricata. Il punto è se è nelle condizioni di utilizzare l’81% dell’energia che le rimane davanti, dopo che ha utilizzato il 19% della barra vita”. Usando la metafora di un videogame il sindaco di Firenze pone il tema all’assemblea dei deputati Pd annunciando l’inversione dell’ordine del giorno della Direzione che giovedì “nelle forme che decideremo con il presidente del Consiglio” approfondirà la discussione sul governo. Ribadisce comunque la correttezza del partito nei confronti dell’esecutivo: “Il Pd è stato ed è leale con questo governo. Chi dice che il Pd frena questo governo dice il falso. E non c’è alcun problema caratteriale…”.

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