Politica

M5S, Costamagna vs Dambruoso su bagarre Camera: “Ha mentito, si dimetta”

Rovente polemica nel corso de “L’Arena”, su Rai Uno, tra Luisella Costamagna e Stefano Dambruoso, il questore di Scelta Civica, autore di un ceffone alla deputata M5S Loredana Lupo durante la bagarre alla Camera dello scorso 29 gennaio. Proprio oggi il deputato, convocato assieme a 21 deputati del M5S all’ufficio di presidenza di Montecitorio, ha definito “illusione ottica” il pesante contatto con la parlamentare pentastellata. Nel talk show di Giletti, Dambruoso parla di “gogna mediatica” e ringrazia a più riprese il conduttore per avergli dato l’opportunità di esprimere le proprie ragioni. Ma, pur scusandosi pubblicamente e pur ammettendo di aver rifilato un “involontario” manrovescio, accusa: “Erano 40 persone che aggredivano 10 commessi. Con quella violenza e con quell’aggressione stavano cercando di di raggiungere la terza carica dello Stato costretta alla fuga. La stessa presidente Boldrini ha definito quell’attacco un fatto senza precedenti al limite dell’eversione. Ho visto la deputata del M5S Benedetti mordere letteralmente il braccio di un commesso“. Non ci sta Luisella Costamagna, che ribatte: “La prima parola detta da Dambruoso non è stata assolutamente di scuse, ma di smentita dell’accaduto. Solo con le immagini televisive, in cui è stato beccato a dare un ceffone, ha chiesto scusa. L’onorevole questore Dambruoso” – conclude – “è stato anche censurato dagli stessi questori e commessi interni alla Camera. Quindi, le chiedo se non sia il caso di dimettersi“. Il deputato nega di essere stato censurato e afferma di non che si dimetterà perché ha fatto il suo dovere. Klaus Davi e Massimo Giletti rimproverano il questore per non espresso le sue scuse personali a Loredana Lupo. E lui si giustifica: “Per una serie di minacce pesantissime a me e alla mia famiglia non posso circolare liberamente alla Camera, per cui è difficile avere un contatto personale con la Lupo“. Ma Guido Crosetto insorge: “Mi sembra eccessivo parlare di ‘aggressione alla terza carica dello Stato’, così come è eccessivo che Dambruoso, siccome è sotto scorta, in due settimane non sia riuscito a trovare la Lupo alla Camera. E la terza carica dello Stato poteva semplicemente sospendere la seduta”