“Anche ieri ho scambiato parole intense e cordiali con il presidente Napolitano. Non le dico i contenuti della telefonata. Ci siamo chiariti? Sì, certo. Non credo di aver mancato ad alcun dovere di sensibilità e di riguardo. Sono sempre stato una tomba per quello che riguarda le conversazioni con il capo dello Stato nel 2011. Al massimo ne avrò fatto cenno a mia moglie”. Così il senatore a vita Mario Monti (SC) intervistato da Rosa Melucci per Agorà (Rai3) commenta le anticipazioni del libro “Ammazziamo il Gattopardo” di Alan Friedman, in cui il giornalista americano ricostruisce i contatti dell’estate 2011 (cinque mesi prima delle dimissioni di Berlusconi) tra Napolitano e Monti, e quelli successivi tra il Professore, Romano Prodi e Carlo De Benedetti, in merito alla possibilità di subentrare al Cavaliere a Palazzo Chigi (leggi l’articolo)
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