Notizia passata e trascorsa senza lasciare troppe tracce: Dong Nguyen vietnamita, ha deciso di uccidere l’app che aveva creato registrando il maggiore successo mondiale fino a oggi su dispositivi Apple e Android, perché causa –a suo dire- assuefazione. Stiamo parlando di “Flappy Bird”. Andata per sempre, uccisa dal suo creatore.
“Flappy Bird era stata progettata per giocarci un paio di minuti quando si è tranquilli e rilassati“ -dice Dong Nguyen in un intervista a Forbes- “ma è diventata una droga. Credo sia un problema. Per risolverlo meglio togliere Flappy Bird dalla circolazione. Per sempre”. Mai successo prima.
Nguyen con la sua decisione rinuncia a un bel mucchio di soldi. Le ultime stime parlano di 50mila dollari al giorno di proventi pubblicitari. Altrettanti per Google e il suo AdSense versione smartphone. Già, l’unico che vince sempre e comunque è lui, Google. Utile netto 2013: 2,89 miliardi di dollari su un fatturato di 10,65 miliardi di dollari. Tasso di crescita dell’utile netto: 61 per cento. Vendite cresciute del 24 per cento.
29 anni, fumatore accanito, capelli a spazzola. Sconosciuto fino a pochi giorni fa. Creatore, all’insaputa dei suoi genitori, di ‘Flappy Bird’, app rilasciata gratuitamente sulla rete il 24 maggio 2013. Scritta in un paio di giorni, il gioco è di una semplicità disarmante, ma di difficoltà irritante. Occorre fare navigare un uccellino digitale lungo corridoi di tubi verdi senza fargli toccare nessuna superficie, pena decesso immediato. Ogni volta che si passa un livello le probabilità di defungere crescono esponenzialmente. Non c’è possibilità di vincere, solo di giocare. In modo compulsivo. Non sai cosa fare, sai aspettando qualcosa o qualcuno? Tira fuori il cellulare e comincia a picchiettare sullo schermo per cercare di tenere il volatile in vita. Tranquilli, dopo un paio di secondi è già defunto. Pronti per ricominciare.
Non importa se avete mezzo minuto o mezza giornata. Potete andare avanti senza interruzione. Drogati terminali, anzi da terminale. Il tempo che si impiega a giocare a ‘Flappy Bird’ è tempo perso. Per sempre. Le competenze che occorre acquisire per raggiungere un punteggio elevato non servono assolutamente a nulla. Nguyen ha eliminato Flappy Bird, ma serve a poco. I cloni sono tanti: Flappy Bee, Flappy Plane, Flappy Penguin, Flappy Whale. Api, pinguini, aerei, balene…Fate voi. Quello che viene considerato il vero sostituto è Ironpants. Altro gioco cretino che porta assuefazione. Vedi Candy Crush. Domanda: in che direzione stiamo andando? Possibile che si debba sprecare tempo, buttare via attenzione, chiudersi in un rapporto morboso con il proprio smartphone invece di cercare relazioni, dialogo, discussioni, sorrisi con i nostri pari? Possibile che si debba regalare tempo per consentire a soggetti terzi di riempirsi le tasche –perché ogni secondo ha valore- di tanti, tanti dollari?
C’è del marcio sulla Rete…