A 39 anni il segretario del Pd diventerà il più giovane presidente del Consiglio della storia della Repubblica Italiana, ma anche "il terzo di fila a non avere vinto un’elezione", dopo Mario Monti e il premier uscente. Su questi aspetti insistono numerosi siti e quotidiani stranieri, che hanno fatto del passo indietro dell'ormai ex inquilino di Palazzo Chigi una breaking news
A 39 anni, Matteo Renzi diventerà il più giovane presidente del Consiglio della storia della Repubblica Italiana, ma anche “il terzo di fila a non avere vinto un’elezione”, dopo Mario Monti ed Enrico Letta. Su questi aspetti insistono numerosi siti e quotidiani stranieri, che hanno fatto delle dimissioni di Letta una delle ‘breaking news‘ del giorno.
Anche se con diverse sfumature, le analisi ‘a caldo’ più o meno coincidono su una sponda come sull’altra dell’Atlantico: Letta è stato di fatto cacciato dal suo partito, il Pd, che gli ha votato una sorta di sfiducia. La maggioranza parlamentare, però, non dovrebbe cambiare, il che non esclude future turbolenze.
I titoli più sferzanti sono forse quello del Financial Times, secondo cui “Letta si dimette dopo che ‘Demolition Man’, cioè il rottamatore Renzi, guadagna il voto del suo partito”; e dello spagnolo El Pais: “Letta annuncia le sue dimissioni sotto assedio”, titola il quotidiano madrileno utilizzando il termine ‘accoralado’, un riferimento all’Ok Corral. L’Ft nota in particolare che l’Euro supera senza ostacoli l’annuncio delle dimissioni di Letta. “Il primo ministro italiano si dimette un seguito a una rivolta di partito”, titola il New York Times.
L’analisi più originale è forse quella del quotidiano Les Echos. “Rivoluzione di velluto all’italiana?”, si chiede il principale quotidiano economico francese facendo riferimento a quella – non violenta – che rovesciò il regime cecoslovacco alla fine del 1989, portando al potere il drammaturgo Vaclav Havel. In un lungo articolo online pubblicato in tempo reale, il corrispondente da Roma di Les Echos Pierre de Gasquet scrive: “Un fatto inedito nella storia politica del Paese. In meno di mezz’ora, il leader del principale partito di maggioranza Matteo Renzi ha licenziato in diretta il capo del governo in carica”.
I primi a pubblicare la notizia sono stati ovviamente le agenzie e i commentatori politici internazionali su Twitter. “Il primo ministro Enrico Letta annuncia le sue dimissioni”, è il flash della Afp, mentre il Financial Times scriveva pochi minuti dopo il voto dell’Assemblea del Pd che “Letta presenterà domani le sue dimissioni da premier al presidente Giorgio Napolitano, dopo che il suo Partito Democratico lo ha di fatto licenziato da primo ministro”.
“Il premier Letta si dimetterà”, è il primo titolo della Bbc online, mentre il tedesco Der Spiegel e il francese Le Monde titolavano sobriamente “il premier italiano si dimette”. Diversi quotidiani online, tra cui il britannico The Guardian e lo statunitense The Wall Street Journal hanno seguito la vicenda in tempo reale per tutto il pomeriggio.
Alcuni commentatori britannici esperti di affari italiani si sono scatenati su Twitter. Uno di loro, Geoff Andrews, ha scritto: diretto verso gli studi della Cncbc, “porto con me una copia del Principe di Machiavelli per parlare della crisi politica italiana”. Mentre Yannis Koutsomitis, che collabora tra l’altro con il World Service della Bbc, parlava di “Matteo Brutus Renzi”.