Zheng Tiantian, antropologa sociale dell’Università statale di New York, questo tema non lo ha solo studiato. Per due anni ha lavorato in un karaoke della metropoli di Dalian e racconta la sua esperienza in un libro sconvolgente : Red Lights (2009). “Gli uomini più potenti -scrive- erano quelli che potevano controllare emotivamente e fisicamente e loro amanti. Approfittavano di loro e poi le abbandonavano”.
Di esempi ce ne sono a non finire. Dal funzionario che nel 2002 ha indetto la prima (e unica) competizione annuale per decidere quale delle sue 22 amanti fosse la più piacevole, a Liu Zhijun ex ministro delle ferrovie condannato a morte sospesa per aver preso tangenti per un valore di 3,6 milioni di euro e per aver mantenuto 18 amanti. Anche nell’ultimo processo all’ex principino rosso Bo Xilai – condannato all’ergastolo per corruzione, tangenti e abuso di potere – una delle accuse era quella di aver avuto “rapporti sessuali impropri con un certo numero di donne”. Frase divenuta immediatamente virale in rete. Tra promulgare una legge e farla rispettare, inoltre, c’è una bella differenza. Magari il divieto di accompagnarsi verrà rispettato ma – come dimostra la quantità di funzionari che continuano a scommettere, consumare droga e prendere mazzette nonostante sia illegale – sarà un percorso lungo e difficile.
Per i 5mila dipendenti pubblici su cui si applica il regolamento significherà scegliere tra ricucire i rapporti con la propria moglie, rimanere celibi o infrangere la legge. Se dovessimo scommettere, non avremmo troppi dubbi a puntare su quest’ultima opzione. Il tempo ci dirà se abbiamo ragione. In ogni caso, almeno per il momento, il divieto non è stato esteso a tutta la nazione.
Il Fatto Quotidiano, 12 Febbraio 2014