I tafferugli tra forze dell'ordine e manifestanti scoppiarono durante la manifestazione contro la Conferenza Stato-Regioni. Violenza, resistenza e lesioni aggravate, questi i reati contestati a vario titolo
Diciassette esponenti dei movimenti di lotta per la casa sono stati arrestati dagli uomini della Digos della Questura della Capitale e dai carabinieri del Comando Provinciale di Roma. Gli attivisti sono accusati di aver partecipato agli scontri con le forze dell’ordine durante una manifestazione del 31 ottobre scorso a Roma (guarda). Paolo Di Vetta e Luca Faggiano, due leader dei comitati per il diritto alla casa, sono destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Agenti e militari erano schierati in via del Tritone per consentire il regolare svolgimento della Conferenza Stato-Regioni, quando si verificarono tensioni e l’assalto ad un blindato dei carabinieri. “Adunata sediziosa, rapina, violenza, resistenza e lesioni aggravate a danno di pubblici ufficiali, danneggiamenti aggravati” sono i reati più gravi contestati a vario titolo alle 17 persone colpite dalle misure cautelari adottate dalla procura romana, arrivate dopo le indagini condotte dalle forze dell’ordine. Tra i reati più gravi contestati, il furto di uno sfollagente e di uno scudo di protezione in dotazione agli agenti di Polizia.