“Renzi premier? Agli Esteri ci può pure mettere Fonzie, alla Cultura i Righeira o Jovanotti, ma rimane sempre quel Parlamento lì”. Lo afferma Andrea Scanzi, ospite di “Otto e mezzo”, su La7, a proposito della travagliata staffetta tra Matteo Renzi ed Enrico Letta. Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” analizza la critica situazione del Pd e del governo assieme al deputato FI Daniela Santanchè e al parlamentare Pd Pippo Civati, che lamenta: “E’ una delle pagine più brutte della storia del partito, è uno scontro di potere con cui il Pd sta sostituendo Letta con Renzi. Tutti negano di volerlo fare, ma lo stanno facendo: ministri dell’attuale governo e vecchi sostenitori di Letta”. Daniela Santanchè rincara: “La politica ultimamente ha avuto di tutto: chi aveva la faccia di maiale, chi pasteggiava con cozze, ostriche e champagne, chi aveva i golpisti e i traditori. Non ha bisogno dei bugiardi. Noi uno spettacolo del genere al Paese non l’avremmo mai potuto offrire: uccidere il nostro premier non è mai successo”. Scanzi ricorda la legge incostituzionale Fini-Giovanardi tra i momenti brutti della politica e osserva: “Nel Pd c’è una tendenza spaventosa allo psicodramma collettivo e pubblico: abbiamo una sorta di litigio tra bimbi, tra l’altro cresciuti nella Dc. E mi fa sorridere come un partito di sinistra si stia consegnando o all’erede di Forlani, come Letta, o a uno che fino all’altro giorno aveva in camera il poster di De Mita”. E aggiunge: “Chi ci guadagna? In queste ore lo champagne esonda dalle stanze di FI e del M5S”. La deputata FI precisa che nel loro partito si beve spumante e non champagne, rendendosi protagonista di un vivace botta e risposta con Scanzi. Grida poi al tradimento di Angelino Alfano e sottolinea: “Vogliamo andare a votare, la Costituzione va rispettata e c’è scritto che il popolo è sovrano”. Ironico il commento di Scanzi: “Lei mi diverte, perché sembra che adesso improvvisamente sia diventata la statista della serata. La Costituzione dice anche che le leggi e le sentenze si rispettano. Quindi, Berlusconi non ci dovrebbe essere in politica più”. La Santanchè ribatte: “Perché mi cade proprio su Magistratura Democratica?”. “Sì, buonanotte”, commenta il giornalista di Gisella Ruccia