Firmato l’accordo con i sindacati, si avvicina l’intesa tra Alitalia e Etihad. ”Ho avuto modo di parlare con l’amministratore delegato James Hogan, abbiamo fatto un po’ il punto della situazione”, ha detto il numero uno del gruppo italiano, Gabriele del Torchio, di ritorno da Abu Dhabi, augurandosi che “nel giro di qualche settimana dovremmo passare alla stesura del piano congiunto per i prossimi cinque anni”. E’ andato per ora a vuoto, quindi, l’appello della compagnia tedesca Lufthansa, che nelle scorse settimane si è schierata contro l’accordo Alitalia-Etihad, chiedendo alla Commissione europea di proibire l’intesa perché dannosa per il mercato.
L’intesa con i sindacati, che ha scongiurato la cassa integrazione a zero ore e ha lasciato tutti i 1.900 “lavoratori all’interno del ciclo produttivo”, è stata raggiunta nella notte. A darne comunicazione è stata la Fit-Cisl che parla di un “passo importante fatto dalle organizzazioni sindacali congiuntamente all’azienda” e aggiunge che “ora si attende l’arrivo del partner per il rilancio di Alitalia”.
L’accordo – siglato dopo una lunga trattativa dalla compagnia di bandiera insieme a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Uglt Trasporti – prevede anche piani di formazione e riqualificazione per il personale maggiormente interessato dalla riduzione oraria e la cassa integrazione a zero ore che avrebbe dovuto interessare circa 300 lavoratori. “Si è convenuto – spiega Emiliano Fiorentino, coordinatore nazionale della Fit per il trasporto aereo – che tutti i lavoratori interessati dalla procedura aperta il 28 gennaio scorso saranno coinvolti in meccanismi di rotazione (solidarietà). Quindi non ci sarà nessun esubero strutturale”.
Del Torchio, dopo avere annunciato un avvicinamento dell’intesa con Etihad, ha mostrato ottimismo anche per quanto riguarda le prossime mosse di Air France. “La quota di Air France si è diluita al 7% rispetto al 25%”, ha spiegato l’amministratore delegato. “Ci sono degli accordi di lunga durata, quello di partnership commerciale dura fino al 2017. Abbiamo parlato con loro, non avremo problemi”, ha aggiunto, sottolineando come oggi l’azienda sia “più solida che in passato”.
Per quanto riguarda Malpensa, invece, Del Torchio ha assicurato che “non l’abbandoneremo, anzi la nostra intenzione è di potenziarla. Ovviamente gli scali milanesi sono entrambi tra le nostre priorità e credo che questa polemica sia del tutto infondata: noi pensiamo addirittura di crescere a Malpensa. A Nord comunque vogliamo riconquistare la quota di mercato che ultimamente abbiamo perso ma che ci spetta come aviolinea nazionale e quindi vogliamo svilupparci”.