Accade a Milano. L'ex segretario delle tute blu: "Volevamo che un nostro delegato intervenisse, ma hanno reagito con la violenza. Scissione? Devono buttarci fuori"
Alta tensione all’attivo regionale della Cgil a Milano dove venerdì mattina è arrivato il segretario nazionale Susanna Camusso. All’incontro non era presente la Fiom, che non era stata invitata. E’ successo quindi che un gruppo guidato da Giorgio Cremaschi, storico esponente del sindacato dei metalmeccanici ora tesserato Cgil-Spi (sindacato dei pensionati), ha fatto irruzione nella sala dove era in corso l’assemblea per protestare contro l’accordo sulla rappresentanza che nelle ultime settimane ha decretato la spaccatura tra la stessa Camusso e il segretario Fiom Maurizio Landini.
All’irruzione sono seguite parole pensanti, ma anche spintoni e schiaffi. “Volevamo che un nostro delegato potesse formalmente intervenire, ma hanno reagito con la violenza per impedirlo”, ha attaccato Cremaschi, che annuncia: “Presenteremo una denuncia alla Procura della Repubblica: anche la Camusso è responsabile, le abbiamo chiesto di poter parlare e non ha fatto nulla”. E ancora: “Abbiamo presentato un volantino che ricorda che oggi è il trentesimo anniversario del decreto Craxi che abolì la scala mobile, riteniamo che l’accordo del 10 gennaio sia altrettanto grave”. Poi la stoccata finale. “Scissione? Devono buttarci fuori”.