“Bruto era Gandhi a confronto di quello che ha fatto Matteo Renzi oggi. E’ andato di fronte a tutti e ha licenziato Enrico Letta. Qui ci sono diversi esponenti del Pd che parlano di “governo fantastico” e di “Letta bravissimo” e intanto lo accoltellano. Questi mentono per mestiere”. Lo afferma Peter Gomez, ospite di “Porta a porta”, su Rai Uno. Il direttore de ilfattoquotidiano.it analizza le convulse ore successive alla staffetta Renzi-Letta: “Renzi oggi è un bugiardo: se vediamo le sue dichiarazioni sulla sua lealtà a Letta, ha un’unica possibilità. Quella di far dimenticare agli elettori il fatto di essere un bugiardo, governare a lungo e cercare di governare bene”. E chiede: “Con la stessa maggioranza di adesso è possibile, pur avendo l’orizzonte di 4 anni, pensare davvero di far uscire il Paese dalla palude, come dice lui? Io questa risposta non ce l’ho. So solo che vedendo queste cose mi viene in mente Mark Twain, quando diceva che votare non serve a niente perché, se contasse qualcosa, non ce lo farebbero fare”. Riguardo al futuro del governo Renzi fino al 2018, Gomez spiega che lo spettro della Troika non è così lontano, ergo è assolutamente necessario essere credibili di fronte all’Europa attraverso l’adozione di provvedimenti draconiani contro la corruzione e di alcune scelte mirate: “Ad esempio, un po’ di politica keynesiana si potrebbe fare in questo Paese con la banda ultralarga. Questa è la scommessa di Renzi. Se gli va male, alle prossime elezioni il M5S prende il 51%”. Sul premier uscente, il giornalista afferma: “Letta forse ieri ha pensato di fare una mossa alla Andreotti: ha tirato fuori un programma che di fatto era una fotocopia delle cose che va dicendo in giro Renzi, e ha pensato di portarlo alla direzione Pd per invitare tutti a votare contro il segretario. Poi, all’ultimo, ci ripensa, e al Nazareno nemmeno si presenta. La brutta figura che ha fatto è epocale” di Gisella Ruccia