“Buongiorno, siamo una coppia siciliana che non può che ricorrere alla fecondazione eterologa per poter diventare genitori. Mio marito soffre della sindrome di Klinefelter e dobbiamo necessariamente ricorrere alla donazione del seme. Siamo stati a Praga ( più accessibile economicamente). Dopo aver avuto una forte iperstimolazione, mi congelarono gli embrioni. Lo scorso luglio sono ritornata a Praga e il 1 tentativo era stato positivo. Entrambi gli embrioni attecchiti ma tutto è finito con un aborto nelle prime settimane. Ho solo un altro tentativo. Dopodiché, per ragioni economiche, dobbiamo assolutamente fermarci. In Italia sarebbe diverso. Non dovremmo spendere per volo e alloggio. C’è qualche speranza che le cose cambino o tutto finirà come lo scorso maggio?”