Hanno nome e cognome i componenti della baby gang che sabato ha pestato a sangue un 15enne in una via del centro di Parma. I Carabinieri, grazie alla testimonianza del giovane ferito (dimesso con prognosi di 30 giorni) e di altre persone presenti all’aggressione, avrebbero identificato cinque ragazzi fra i 16 ed i 18 anni. I militari sono alla caccia dei complici del pestaggio, minorenni che, durante l’aggressione, hanno avuto il compito di ‘proteggerè la banda dall’eventuale intervento dei passanti. L’aggressione era avvenuta attorno alle 16 in via Gramsci, strada fra le più frequentate del quartiere Oltretorrente di Parma. Il gruppo di giovanissimi si è avventato ad una fermata dell’autobus sul coetaneo ‘reo’ solamente di avere salutato la ragazza di uno del branco. Il ‘capobanda’ lo aveva invitato tramite sms ad un incontro chiarificatore (‘vieni da solo, io sarò solo) ed è invece scattata la trappola.
Per il ragazzo il bollettino medico parla di trauma cranico, lesioni alla mandibola e allo zigomo sinistro, varie contusioni alla schiena. I risultati delle indagini, coordinate dalla Procura presso il Tribunale di Minori di Bologna, vengono illustrati nel pomeriggio in un incontro stampa dai Carabinieri di Parma, domani invece in Prefettura è stato indetto un summit per “individuare strategie comuni volte ad arginare l’attività deviante posta in essere da gruppi di giovanissimi”. Intanto, dopo il sindaco Federico Pizzarotti, oggi anche il Pd di Parma esprime solidarietà al ragazzo vittima dell’aggressione. “Occorre mettere in campo tutti gli strumenti utili per evitare che simili episodi possano passare in silenzio o nell’indifferenza dei più – scrivono gli esponenti parmigiani del Pd – Per questo le scuole, le associazioni, i centri giovanili, l’opinione pubblica in generale devono essere in grado di rispondere tempestivamente e con determinazione, evitando facili retoriche e risposte sensazionalistiche, ma cogliendo appieno la natura del fenomeno”.