I quattro eletti in Emilia Romagna sono accusati di peculato per spese del gruppo ritenute illecite. Si tratta di rimborsi chiesti per pasti, alberghi e iniziative del partito
La Procura di Bologna ha chiesto il giudizio per quattro consiglieri regionali della Lega Nord in Emilia-Romagna, in carica nella passata legislatura (2005-2010). I quattro, Maurizio Parma, Mauro Manfredini, Roberto Corradi e Luigi Fogliazza sono accusati di peculato per spese del gruppo consiliare ritenute illecite. Si tratta soprattutto di rimborsi chiesti per pasti, alberghi e iniziative del partito. In un caso è contestata una consulenza ad un’avvocatessa collega di studio di un consigliere. Il Pm Morena Plazzi contesta a Parma, Manfredini e Corradi, di essersi appropriati, tra la metà del 2005 e la metà 2009 (quando era capogruppo Parma), di circa 24mila euro, indicando come di natura ‘istituzionalè iniziative diverse, prevalentemente partitico-elettorali; a Manfredini, Corradi e Fogliazza, circa 9.300 euro, tra la metà 2009 e aprile 2010 (con capogruppo Manfredini).
Ancora, Corradi, Parma e Manfredini sono accusati di peculato per la consulenza da 54.650 euro tra il 2006 e il 2010 ad una collega di studio di Corradi: Parma e Manfredini, capigruppo, per aver attestato ai fini del pagamento la rispondenza delle spese allo scopo dello svolgimento delle attività del gruppo, Corradi, per aver selezionato e indirizzato la collega per attività di consulenza ‘nella stesura di provvedimenti. I rimborsi contestati ai quattroconsiglieri regionali della Lega Nord per cui la Procura di Bologna ha chiesto il giudizio, riguardano diverse spese in occasione di incontri con amministratori in ristoranti o trattorie della regione, ma anche cene a seguito di comizi con esponenti del partito tra cui Umberto Bossi, Roberto Maroni o Roberto Castelli. Ad esempio è di 1.000 euro il conto al ristorante La Veranda di Piacenza dopo un incontro pubblico con Bossi e Mauro, il 27 gennaio 2007, per 40 coperti; di poco più di 3.000 euro è stata la spesa all’hotel Raffaello di Modena, dopo un comizio con Bossi il 30 maggio 2009; 1.250 euro per 36 ‘pasto completo’ furono spesi al ristorante Garganelli di Bologna il 30 novembre 2007, dopo un convegno su ‘Islam e sicurezza’ con Maroni, Pini e Alessandri. Lo stesso posto fu scelto il 18 marzo 2008 per una cena con amministratori dopo un convegno con Castelli per una spesa di 820 euro. Per l’ospitalità di Castelli furono spesi 105 euro il 9 febbraio 2007 all’Holiday Inn di Bologna, per un convegno sul federalismo fiscale. Tra le voci, ci sono 4.176 euro per materiale pubblicitario e biglietti di auguri natalizi, con fattura presentata il 30 gennaio 2007; 900 euro per ‘buffet conferenza stampa’ del consigliere Manfredini, la vigilia di Natale 2009 a Modena; 4.800 euro il primo dicembre per servizi televisivi per la promozione del partito in una trasmissione della rete 7 Gold.
Le indagini sono state svolte dalla Digos, con accertamenti anche in alberghi e ristoranti. Nella richiesta di giudizio, il pm spiega che rispetto alla possibilità di distinguere tra le condotte di capigruppo e consiglieri, si evidenzia la ricorrenza, nei fatti accertati, di un “collaudato modus operandi” che vedeva, imprescindibile l’uno dall’altro, il contributo degli indagati nella predisposizione dei giustificativi di spese non inerenti, giustificativi ben ripartiti tra tutti i consiglieri e lo stesso capogruppo e nella sostanza necessari all’azione, complessiva, di appropriazione.