A diciassette anni dalla sua ultima partita ufficiale disputata con il Boca Juniors, a vent’anni di distanza dalle lacrime del Mondiale di Usa ’94, quando fu incastrato e poi squalificato per doping, Diego Armando Maradona torna a giocare a calcio. La notizia, clamorosa, arriva dall’Argentina ed è stata pubblicata dal quotidiano sportivo Olé, che la dà praticamente per certa. “D10S mio” titola il giornale, con un gioco di parole tra l’adorazione laica di Diego come divinità pagana e il suo numero 10, e poi spiega “Diego Maradona è a un passo da tornare in campo. Il club Riestra, serie D argentina, ha già inoltrato formale richiesta di tesseramento all’Afa (la federcalcio argentina ndr) che sarà concessa grazie ai buoni uffici del presidente federale Grondona (storico amico-nemico del Pibe de oro).
Il debutto Diego sarà il prossimo 23 marzo, a San Lorenzo, contro El Porvenir. Il deus ex machina di questa operazione, sicuramente più mediatica e commerciale che non sportiva, è Victor Stinfale, uno degli storici avvocati di Diego e in stretti rapporti con la proprietà del Riestra. Terminata a luglio l’esperienza di allenatore con l’Al Wasi di Dubai, Maradona è stato contattato da Stinfale per diventare direttore tecnico e uomo immagine del Riestra, e a questo punto avrebbe espresso all’amico e legale l’idea di voler tornare a giocare, alla tenera età di 53 anni compiuti. Consapevole dell’enorme potenziale di marketing dell’idea, Stinfale si è subito dato da fare e ha chiesto alla federcalcio argentina i permessi per il tesseramento, che secondo Olé sarebbero in dirittura di arrivo. E così il giocatore più forte della storia del calcio, colui che nel 1986 fece vincere da solo un Mondiale all’Argentina segnando tra l’altro all’Inghilterra quello che ancora oggi è considerato il gol più bello della storia, potrebbe rimettere gli scarpini e tornare a giocare in una partita ufficiale.
Il dirigente del Riestra Romero ha dichiarato al quotidiano Mundo Ascenso: “Posso dire con certezza che Maradona giocherà con noi nel giro di cinque settimane, il debutto potrebbe essere il prossimo 23 marzo”. E ha poi spiegato come il via libera della federcalcio argentina dovrebbe arrivare già martedì prossimo. Anche la squadra ha preso bene la notizia, e il capitano del Riestra Victor More ha detto: “Mi piglio qualsiasi altro numero per lasciare la maglia numero dieci a lui”. Tutto sembra pronto tra un mese per vedere il ritorno di Diego in campo, tanto che la televisione argentina avrebbe già deciso di trasmettere la partita tra El Porvenir e Riestra in diretta in tutto il paese. Ovvio che poi Maradona non giocherà tutte le partite, e a 53 anni non giocherà nemmeno tutti e 90 i minuti. Ma il solo fatto di vederlo ritornare a indossare su un campo la “sua” maglia, quella con il numero dieci, è un regalo per tutti quelli che amano il calcio. Per quelli che hanno adorato questo talento immenso e sublime, sempre controcorrente e contro i poteri forti della Fifa, nel nome del Che Guevara tatuato sul braccio e di Fidel Castro come amico. E per chi l’ha sempre biasimato per i suoi vizi extra sportivi e le sue varie condanne. Perché lui è pur sempre Diego Armando Maradona, un uomo e un calciatore destinati a eccedere la fine dei tempi.