Rientra in Italia dopo 17 anni all’estero per diventare direttore del Museo Egizio di Torino. Christian Greco, 39 anni, egittologo nato ad Arzignano (Vicenza) e curatore della collezione egizia del Museo di Leiden nei Paesi Bassi, torna per guidare il secondo museo egizio del mondo, che l’ha scelto con un bando internazionale fra 101 candidati. A monte, il lavoro di mesi della Commissione di valutazione presieduta dal rettore dell’Università di Basilea Antonio Loprieno, egittologo di fama internazionale e presidente del Comitato scientifico della Fondazione.
Greco prenderà il posto di Eleni Vassilika, che lascia dopo due mandati la guida del più antico museo egizio del mondo, fondato nel 1824, secondo per importanza solo a quello del Cairo. L’avvicendamento avverrà entro Pasqua. Greco è docente nei corsi di Egyptian e Archaelogy of Nubia and Sudan presso l’Università di Leiden, il migliore centro di egittologia dei Paesi Bassi. Nella stessa città è curatore di una delle collezioni egizie più importanti d’Europa, quella del Museo delle Antichità. Ha curato moltissimi progetti espositivi in Olanda, Giappone, Finlandia e Spagna, e ha sviluppato importanti collaborazioni internazionali, anche con i Musei Vaticani e il Louvre. E’ stato membro della missione epigrafica americana a Luxor ed è codirettore della missione archeologica olandese a Saqqara. Al suo attivo molteplici pubblicazioni.
Christillin si è detta felice che il Museo, prossimo al completamento del progetto che nella primavera del 2015 lo vedrà interamente ristrutturato, abbia trovato in Greco “un direttore giovane, capace e dal curriculum di comprovata esperienza, che ha dato dimostrazione di grande entusiasmo”. “Il fatto che uno studioso del suo livello, forte anche di competenze manageriali, decida di rientrare in Italia dopo anni all’estero – ha rimarcato – è un segnale positivo per il nostro Paese e per l’istituzione che verrà a gestire”.
Il “direttore ideale”, insomma, come lo definisce l’assessore alla Cultura del Comune di Torino, Maurizio Braccialarge. Anche per l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, “un talento italiano under 40 che rientra nel nostro Paese dimostra che la cultura è un asset strategico sul quale investire, anche per riportare in Italia competenze che altrimenti rischiamo di perdere per sempre”. Tra le prime cose che Coppola chiederà al governo Renzi ci sarà proprio quella di “rivedere la politica di finanziamento del Mibac al più antico museo egizio al mondo”. Una istituzione che nel 2013 ha registrato oltre 540 mila ingressi, superando i 537 mila del 2006, anno record delle Olimpiadi Invernali.