“La scommessa di Matteo Renzi è chiara e se la vince corre seriamente il rischio di durare e di vincere anche le successive elezioni. Nel suo programma politica, parlando del cuneo fiscale sa che questo tema lo farà diventare popolare”. Così il direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez commenta il discorso che il presidente del Consiglio ha rivolto alla Camera per chiedere la fiducia. “Renzi – spiega Gomez – si è infatti impegnato a portare immediatamente all’attenzione del Parlamento una riduzione “a doppia cifra” – pari a 10 miliardi – del cuneo fiscale. In altre parole, il presidente del Consiglio propone di dare dare 100 euro in più al mese a chi guadagna meno di 2mila euro mensili. Tema molto popolare che pesca anche nel bacino del Movimento 5 Stelle. Senza sottovalutare, tuttavia, il conflitto di interessi che deve affrontare Renzi con la presenza del ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi, e che hanno a che fare con la Ducati Energia spa, l’azienda di famiglia, dai cui ruoli di vertice peraltro la Guidi si è prontamente dimessa nelle scorse ore. Ma i suoi affari di famiglia rischieranno ben presto di finire sul tavolo del neoministro”
Politica
Governo, Peter Gomez: “Matteo Renzi è appeso al cuneo fiscale”
“La scommessa di Matteo Renzi è chiara e se la vince corre seriamente il rischio di durare e di vincere anche le successive elezioni. Nel suo programma politica, parlando del cuneo fiscale sa che questo tema lo farà diventare popolare”. Così il direttore de ilfattoquotidiano.it Peter Gomez commenta il discorso che il presidente del Consiglio ha rivolto alla Camera per chiedere la fiducia. “Renzi – spiega Gomez – si è infatti impegnato a portare immediatamente all’attenzione del Parlamento una riduzione “a doppia cifra” – pari a 10 miliardi – del cuneo fiscale. In altre parole, il presidente del Consiglio propone di dare dare 100 euro in più al mese a chi guadagna meno di 2mila euro mensili. Tema molto popolare che pesca anche nel bacino del Movimento 5 Stelle. Senza sottovalutare, tuttavia, il conflitto di interessi che deve affrontare Renzi con la presenza del ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi, e che hanno a che fare con la Ducati Energia spa, l’azienda di famiglia, dai cui ruoli di vertice peraltro la Guidi si è prontamente dimessa nelle scorse ore. Ma i suoi affari di famiglia rischieranno ben presto di finire sul tavolo del neoministro”
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