L'Autorità di garanzia vuole verificare se l'introduzione del Consorzio Bancomat rappresenti "un’intesa restrittiva della concorrenza tale da limitare la competizione tra le banche a svantaggio degli esercenti e dei consumatori finali"
Istruttoria dell’Antitrust per verificare se la commissione interbancaria introdotta dal Consorzio Bancomat per il pagamento di ogni bolletta o fattura commerciale effettuata con la carta PagoBancomat costituisca un’intesa restrittiva della concorrenza.
La decisione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato è stata presa nella riunione del 19 febbraio. L’obiettivo è verificare se esista “un’intesa restrittiva della concorrenza tale da limitare la competizione tra le banche a svantaggio degli esercenti e dei consumatori finali”. Al consorzio Bancomat, precisa la nota, aderiscono, oltre all’Abi, le banche, gli intermediari finanziari, gli istituti di pagamento e gli altri soggetti autorizzati dalle leggi nazionali ed europee ad operare nell’area dei servizi di pagamento in Italia e nell’Unione europea: si tratta, attualmente, di 594 soggetti tra cui banche, società capogruppo di gruppi bancari, nonché dei più importanti operatori non bancari nazionali attivi nella fornitura di servizi di pagamento, tra cui Poste.
La nuova commissione interbancaria, applicata dal 3 gennaio 2014 nella misura di 0,10 euro, è relativa al pagamento con carta di debito PagoBancomat di bollette e altre fatture commerciali effettuato presso un esercente incaricato della riscossione dal creditore/beneficiario che ha emesso il bollettino/fattura. Il procedimento deve concludersi entro il 19 febbraio 2015. La decisione dell’Antitrust viene accolta positivamente dalla Codacons: “E’ una buona notizia. Le banche italiane sono le più care d’Europa. Gli italiani pagano più della media Ue per usare il bancomat, la carta di credito, per gestire il conto corrente, hanno uno spread maggiore sul mutuo, pagano più interessi passivi degli altri”. Mentre dal Consorzio Bancomat arriva la “totale disponibilità a fornire piena collaborazione all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato”.