“Non mi sono pentito di quello che ho detto a “Linea Gialla”, non ho detto nulla di sensazionale. Figuriamoci se ho mancato di rispetto a Meredith, non potevo mica dire che era Sophia Loren”. Così Vittorio Feltri si difende a “La Zanzara” (Radio24) sulle sue controverse dichiarazioni rese a “Linea Gialla” (La7) riguardo al delitto di Meredith Kercher. Nella trasmissione di Salvo Sottile, soppressa nel palinsesto della rete di Cairo, l’ex direttore de “Il Giornale” aveva espresso opinioni forti, che hanno scatenato dibattiti e polemiche in rete. “So benissimo che ciò che ho detto è politicamente scorretto” – afferma il giornalista – “ma è molto più scorretto mancare di rispetto ai vivi, mandando in galera senza prove Sollecito e la Knox. Questa è barbarie”. E aggiunge: “Non ho mai detto che Meredith era una persona abietta. Ho detto che era improbabile che Sollecito, nell’intento di avere favori sessuali da Meredith e magari respinto, l’avesse uccisa, visto che stava con una fidanzata bellissima. Mi fate ridere voi de ‘La Zanzara’ che vi scandalizzate per questo”. Cruciani è d’accordo con Feltri, al contrario di Parenzo, sul quale la firma de “Il Giornale” osserva: “Parenzo fa parte di quella categoria di intellettualini di sinistra che si straccia le vesti per una parola e perde di vista il concetto centrale. Ho chiesto a Sollecito se voleva scopare Meredith, perché, se mi rispondeva di sì, lo incastravo. Solo uno scemo non capisce questo. E siccome” – continua – “gli scemi che hanno visto la trasmissione sono evidentemente più numerosi di quanto sospettassi, si è scatenato un casino sproporzionato. Ormai esistono questi social network dove chiunque può sputare e insolentire”. E rincara: “Poi lo sappiamo benissimo: quando uno muore, diventa bravo, buono e vergine. Si è scatenato un putiferio perché ho osato dire che la signora Meredith poteva essere oggetto di desiderio da parte di qualcuno. E mi pare anche che quella notte sia successo qualcosa. Perché non parlarne? Perché siamo ipocriti”. Feltri poi si esprime sulla sua somiglianza fisica con Casaleggio, sulle espulsioni nel M5S e sull’apprezzamento estetico di Silvio Berlusconi nei confronti del neo ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi di Gisella Ruccia
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