Chi si aspettava grosse novità nel filo narrativo del padre di tutti i reality, resterà deluso. Toccherà al servizio interattivo Connect, dunque, fare da hub alle interazioni web con diretta streaming gratuita 24 ore su 24, una app dedicata, un reality game scaricabile e i mille modi per esprimere il proprio voto anche tramite Internet. Alla guida c'è ancora una entusiasta Alessia Marcuzzi
La grande rentrée del Grande Fratello (lunedì sera parte la tredicesima edizione), somiglia moltissimo al ritorno sulle scene di una vecchia diva del passato, dallo charme un po’ appannato, che dopo qualche anno di stop forzato tenta di riconquistare la gloria del tempo che fu.
E chi si aspettava grosse novità nel filo narrativo del padre di tutti i reality, resterà deluso. Lo dice chiaramente Giancarlo Scheri, direttore di Canale5, nel corso della conferenza stampa di presentazione: “Il Grande Fratello è il programma che abbiamo conosciuto in questi quindici anni. Non ha senso snaturarlo”.
I dati Auditel dell’ultima edizione, andata in onda da ottobre 2011 ad aprile 2012, sembravano suggerire tutt’altro, ma Canale5 e Mediaset hanno deciso, evidentemente, di percorrere strade già battute.
Le uniche novità di rilievo sembrano riguardare il lato social del Grande Fratello. E nell’epoca della social tv, non poteva essere altrimenti. L’investimento sul web di Mediaset è effettivamente ciclopico, e anche dalle parti del Biscione sembrano aver capito che il futuro, volenti o nolenti, è quello. Toccherà al servizio interattivo Connect, dunque, fare da hub alle interazioni web del Grande Fratello, con diretta streaming gratuita 24 ore su 24, una app dedicata, un reality game scaricabile e i mille modi per esprimere il proprio voto anche tramite Internet.
Aggiustamento multimediale e crossmediale che però non inficia minimamente il plot narrativo del reality. È Andrea Palazzo, coordinatore degli autori, a ribadire di fronte ai giornalisti che l’obiettivo è sempre quello di raccontare storie, preferibilmente sfiziose (o scabrose, perché no), che coinvolgano il pubblico televisivo.
Le prime immagini dei potenziali concorrenti hanno confermato il solito andazzo: c’è la svampita frivola (vedi alla voce Cristina Dal Basso), la coatta (una nuova Floriana Secondi), l’immigrato senegalese che è riuscito a passare da “vucumprà” a gestore di un bar in Puglia, la coppia di fratelli bizzarri e macchiettistici che si autodefinisco “i nuovi Paola e Chiara della tv” (sic!), la ragazza torinese che ha perso un braccio in un incidente stradale. Tutti ingredienti che avevamo già potuto assaporare nel corso delle dodici edizioni precedenti.
E poi, visto che siamo in piena era Renzi, via alle Primarie del Grande Fratello, con quattro potenziali concorrenti che già da qualche settimana sono sottoposti al giudizio degli internauti. L’età dei futuri inquilini della casa di Cinecittà (ricostruita a tempo di record dopo l’incendio del 13 dicembre scorso) va dai 20 ai 36 anni: roba che, al confronto, diventa vecchio e rottamabile persino il neopresidente del Consiglio.
La vera novità riguarda il ruolo di opinionista in studio: dopo sette edizioni, Alfonso Signorini saluta e se ne va, lasciando il posto nientemeno che a Manuela Arcuri, volto noto della fiction poptrash di Canale5.
In un’atmosfera di revival inizio anni Duemila che pervadeva la conferenza stampa, l’unica entusiasta era Alessia Marcuzzi. Lei, arrivata all’ottava edizione da conduttrice, sembra crederci ancora. Parla ancora di “esperimento sociologico” (lo era la prima edizione, poi nulla più) e promette spontaneità da parte dei concorrenti. Peccato, però, che chi prova a entrare in quella casa ormai lo fa per inseguire notorietà e cachet da serate in discoteca. L’ingenua purezza dei Taricone e delle Plevani è ormai un lontanissimo e sbiadito ricordo. E le ultime estenuanti edizioni (dopo i sei mesi dell’undicesima e della dodicesima, quest’anno si torna ai tre mesi canonici) hanno confermato la stanchezza e lo scarso appeal che ormai pervadono il Grande Fratello. Dopo due anni ai box, ora si tenta il rilancio in grande stile. Ma l’Italia è cambiata e, incredibilmente, anche il pubblico televisivo.