Il discorso che ha fatto alle Camere è convincente ma generico per un italiano su due, ma in una settimana Matteo Renzi guadagna ben 10 punti, passando dal 52% al 62%. Si afferma così come il leader “più amato dagli italiani”, mentre cala il consenso intorno a Beppe Grillo, che perde tre punti, passando dal 34% al 31%. Rimane stabile, invece, Berlusconi. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato in esclusiva da Ixè per Agorà (RaiTre). Inoltre, due elettori del Movimento 5 Stelle su tre sono favorevoli al dialogo con il neo presidente del Consiglio. Per loro, il Movimento dovrebbe essere più morbido nei confronti dell’attuale governo. Il contrario di quanto è accaduto durante l’incontro avvenuto durante le consultazioni e in cui l’ex comico non ha lasciato parlare il segretario Pd. Per il 65% degli intervistati, infatti, il Movimento di Grillo dovrebbe essere più aperto al dialogo con il nuovo governo; per il 35% dovrebbe essere intransigente come ora. Dal sondaggio emerge anche che per il 56% degli italiani l’espulsione dei senatori del Movimento 5 Stelle attraverso una votazione online sul sito di Grillo è stata una scelta sbagliata. Diverso il parere degli elettori pentastellati, per la maggioranza dei quali (il 43%) è stata una decisione corretta.
Per un elettore di Forza Italia su due inoltre, il neopremier ricorda Silvio Berlusconi. A rivedere il Cavaliere in Renzi sarebbe il 50% degli intervistati, elettori del partito di centrodestra. In merito alle parole pronunciate in Parlamento, il segretario democratico persuade il 57% degli intervistati. A essere stato convinto da quanto prospettato dal premier è l’82% degli elettori del Pd, il 60% degli elettori di Forza Italia e il 49% di quelli del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, solo per il 36% degli intervistati il neo presidente del Consiglio è stato concreto nel suo messaggio al Parlamento. In merito alla squadra di governo, Graziano Delrio si afferma come il “ministro più amato degli italiani” col 44%. A seguire, Dario Franceschini (42%) e Maurizio Lupi (41%).
Dopo la nomina di Renzi, in una settimana il Pd guadagna quasi un punto e raggiunge la soglia del 30,3%. Il partito guidato dall’inquilino di Palazzo Chigi si afferma dunque come la prima formazione politica e stacca quasi di 8 punti Forza Italia, che passa dal 21,7% al 22,5%. Terzo il Movimento 5 Stelle che però perde quasi due punti e scende dal 23,7% al 21,8%. A livello di coalizioni, tuttavia, la distanza fra centrosinistra e centrodestra è meno forte. Secondo i dati Ixè, infatti, entrambe superano la soglia del 35%. Il centrosinistra si attesta al 36,2%, il centrodestra al 35,8%. Lontano il Movimento 5 Stelle che è al 21,8%. Secondo il sondaggio, sale anche il consenso intorno al Capo dello Stato, che guadagna 5 punti e passa dal 40% al 45%.
Elezioni Europee – Se si andasse a votare oggi per le elezioni europee, il Pd si affermerebbe come primo partito, al 28,5%, seguito da Forza Italia al 23,2% e dal Movimento 5 Stelle al 22,7%. Rispetto a una settimana fa, mentre Pd e Forza Italia guadagnano quasi un punto, il Movimento 5 Stelle ne perde quasi due, passando dal 24,9% al 22,7%. Il numero di coloro che sono indecisi o non sanno se andare a votare o meno, però, supererebbe quello dei votanti. Infatti il così detto partito del non voto, che accorpa astenuti e indecisi, raggiunge la quota record del 50,7%.
La rilevazione è stata effettuata da Ixè per Agorà-RAI 3 il 19 febbraio 2014 tramite 1.000 interviste con metodologia CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/- 3,1 %.
Politica
Sondaggi elettorali: Renzi il più amato. M5S, 2 elettori su 3 vogliono dialogo con lui
Lo rileva la ricerca di Ixè per Agorà. Per un italiano su due il discorso del presidente del Consiglio alle Camere è stato convincente ma generico. E per la metà di chi vota Forza Italia, il premier ricorda Berlusconi
Il discorso che ha fatto alle Camere è convincente ma generico per un italiano su due, ma in una settimana Matteo Renzi guadagna ben 10 punti, passando dal 52% al 62%. Si afferma così come il leader “più amato dagli italiani”, mentre cala il consenso intorno a Beppe Grillo, che perde tre punti, passando dal 34% al 31%. Rimane stabile, invece, Berlusconi. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato in esclusiva da Ixè per Agorà (RaiTre). Inoltre, due elettori del Movimento 5 Stelle su tre sono favorevoli al dialogo con il neo presidente del Consiglio. Per loro, il Movimento dovrebbe essere più morbido nei confronti dell’attuale governo. Il contrario di quanto è accaduto durante l’incontro avvenuto durante le consultazioni e in cui l’ex comico non ha lasciato parlare il segretario Pd. Per il 65% degli intervistati, infatti, il Movimento di Grillo dovrebbe essere più aperto al dialogo con il nuovo governo; per il 35% dovrebbe essere intransigente come ora. Dal sondaggio emerge anche che per il 56% degli italiani l’espulsione dei senatori del Movimento 5 Stelle attraverso una votazione online sul sito di Grillo è stata una scelta sbagliata. Diverso il parere degli elettori pentastellati, per la maggioranza dei quali (il 43%) è stata una decisione corretta.
Per un elettore di Forza Italia su due inoltre, il neopremier ricorda Silvio Berlusconi. A rivedere il Cavaliere in Renzi sarebbe il 50% degli intervistati, elettori del partito di centrodestra. In merito alle parole pronunciate in Parlamento, il segretario democratico persuade il 57% degli intervistati. A essere stato convinto da quanto prospettato dal premier è l’82% degli elettori del Pd, il 60% degli elettori di Forza Italia e il 49% di quelli del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, solo per il 36% degli intervistati il neo presidente del Consiglio è stato concreto nel suo messaggio al Parlamento. In merito alla squadra di governo, Graziano Delrio si afferma come il “ministro più amato degli italiani” col 44%. A seguire, Dario Franceschini (42%) e Maurizio Lupi (41%).
Dopo la nomina di Renzi, in una settimana il Pd guadagna quasi un punto e raggiunge la soglia del 30,3%. Il partito guidato dall’inquilino di Palazzo Chigi si afferma dunque come la prima formazione politica e stacca quasi di 8 punti Forza Italia, che passa dal 21,7% al 22,5%. Terzo il Movimento 5 Stelle che però perde quasi due punti e scende dal 23,7% al 21,8%. A livello di coalizioni, tuttavia, la distanza fra centrosinistra e centrodestra è meno forte. Secondo i dati Ixè, infatti, entrambe superano la soglia del 35%. Il centrosinistra si attesta al 36,2%, il centrodestra al 35,8%. Lontano il Movimento 5 Stelle che è al 21,8%. Secondo il sondaggio, sale anche il consenso intorno al Capo dello Stato, che guadagna 5 punti e passa dal 40% al 45%.
Elezioni Europee – Se si andasse a votare oggi per le elezioni europee, il Pd si affermerebbe come primo partito, al 28,5%, seguito da Forza Italia al 23,2% e dal Movimento 5 Stelle al 22,7%. Rispetto a una settimana fa, mentre Pd e Forza Italia guadagnano quasi un punto, il Movimento 5 Stelle ne perde quasi due, passando dal 24,9% al 22,7%. Il numero di coloro che sono indecisi o non sanno se andare a votare o meno, però, supererebbe quello dei votanti. Infatti il così detto partito del non voto, che accorpa astenuti e indecisi, raggiunge la quota record del 50,7%.
La rilevazione è stata effettuata da Ixè per Agorà-RAI 3 il 19 febbraio 2014 tramite 1.000 interviste con metodologia CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/- 3,1 %.
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Zonaeuro
L’assalto all’Ue dei lobbisti delle armi: 18 incontri con i commissari in tre mesi di von der Leyen II
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Offrendo soluzioni innovative nel campo della ricarica per veicoli elettrici e dei sistemi di accumulo di energia, Vestel Mobility presenterà le sue ultime tecnologie alla Fiera Key, che si svolgerà fino al 7 marzo a Rimini, in Italia, presso il Rimini Expo Centre. Alla fiera, a cui partecipa per la prima volta, l'azienda punta a rafforzare la propria posizione nel settore della mobilità europea esponendo per la prima volta alla fiera il nuovo catalogo dei suoi prodotti Dc. I veicoli elettrici e i sistemi energetici sostenibili, sottolinea Ender Yüksel, Direttore Generale di Vestel Mobility, "non sono solo tra i pilastri fondamentali di oggi, ma anche del futuro. Come Vestel Mobility, il nostro obiettivo è essere pionieri di questa trasformazione con le nostre tecnologie innovative. La Fiera Key è un punto di incontro strategico per l'ecosistema dell'energia e della mobilità in Europa, e parteciparvi per la prima volta rappresenta per noi un passo strategico".
In particolare, aggiunge, "il mercato italiano offre un grande potenziale grazie ai crescenti investimenti nelle soluzioni di mobilità sostenibile. Con le nostre ultime soluzioni di ricarica Dc e il nostro portafoglio prodotti ampliato che presenteremo in fiera, miriamo a rafforzare la nostra presenza in questo mercato e a introdurre le nostre innovazioni che plasmeranno il futuro del settore".
Vestel Mobility presenterà ai visitatori di Key 2025 - The Energy Transition Expo, uno degli eventi energetici più prestigiosi d'Europa, le più recenti soluzioni di ricarica Dc in corrente continua e i sistemi di accumulo di energia. Soluzioni innovative, in particolare nel campo delle tecnologie di ricarica per veicoli elettrici, saranno al centro dell'attenzione della fiera. L'ampio portafoglio prodotti di Vestel Mobility, composto da stazioni di ricarica Ac e Dc, offre soluzioni altamente efficienti e sostenibili, adatte alle diverse esigenze degli utenti. I prodotti che saranno esposti in fiera comprendono stazioni di ricarica in corrente alternata come Ac Qatro, Ac Vario, Ac Libra e Ac Rhea, nonché soluzioni di ricarica Dc in corrente continua ultraveloce da 400 kW che offrono prestazioni elevate. Queste innovative stazioni di ricarica Dc in corrente continua offrono agli utenti di veicoli elettrici un'esperienza di ricarica rapida, affidabile ed efficiente, fornendo al contempo un'infrastruttura sostenibile nelle aree commerciali e pubbliche.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Offrendo soluzioni innovative nel campo della ricarica per veicoli elettrici e dei sistemi di accumulo di energia, Vestel Mobility presenterà le sue ultime tecnologie alla Fiera Key, che si svolgerà fino al 7 marzo a Rimini, in Italia, presso il Rimini Expo Centre. Alla fiera, a cui partecipa per la prima volta, l'azienda punta a rafforzare la propria posizione nel settore della mobilità europea esponendo per la prima volta alla fiera il nuovo catalogo dei suoi prodotti Dc. I veicoli elettrici e i sistemi energetici sostenibili, sottolinea Ender Yüksel, Direttore Generale di Vestel Mobility, "non sono solo tra i pilastri fondamentali di oggi, ma anche del futuro. Come Vestel Mobility, il nostro obiettivo è essere pionieri di questa trasformazione con le nostre tecnologie innovative. La Fiera Key è un punto di incontro strategico per l'ecosistema dell'energia e della mobilità in Europa, e parteciparvi per la prima volta rappresenta per noi un passo strategico".
In particolare, aggiunge, "il mercato italiano offre un grande potenziale grazie ai crescenti investimenti nelle soluzioni di mobilità sostenibile. Con le nostre ultime soluzioni di ricarica Dc e il nostro portafoglio prodotti ampliato che presenteremo in fiera, miriamo a rafforzare la nostra presenza in questo mercato e a introdurre le nostre innovazioni che plasmeranno il futuro del settore".
Vestel Mobility presenterà ai visitatori di Key 2025 - The Energy Transition Expo, uno degli eventi energetici più prestigiosi d'Europa, le più recenti soluzioni di ricarica Dc in corrente continua e i sistemi di accumulo di energia. Soluzioni innovative, in particolare nel campo delle tecnologie di ricarica per veicoli elettrici, saranno al centro dell'attenzione della fiera. L'ampio portafoglio prodotti di Vestel Mobility, composto da stazioni di ricarica Ac e Dc, offre soluzioni altamente efficienti e sostenibili, adatte alle diverse esigenze degli utenti. I prodotti che saranno esposti in fiera comprendono stazioni di ricarica in corrente alternata come Ac Qatro, Ac Vario, Ac Libra e Ac Rhea, nonché soluzioni di ricarica Dc in corrente continua ultraveloce da 400 kW che offrono prestazioni elevate. Queste innovative stazioni di ricarica Dc in corrente continua offrono agli utenti di veicoli elettrici un'esperienza di ricarica rapida, affidabile ed efficiente, fornendo al contempo un'infrastruttura sostenibile nelle aree commerciali e pubbliche.
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - "Pasquale Laurito ha seguito con passione e competenza la politica italiana per decenni, diventando un importante punto di riferimento per il giornalismo parlamentare. Con il suo lavoro e la sua dedizione ha raccontato la vita delle istituzioni con grandissima profondità. Le mie condoglianze e quelle del Senato della Repubblica ai suoi cari e a chi ha condiviso con lui questo lungo percorso". Lo scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Milano, 7 mar. (Adnkronos) - "La campagna 'Mettici la testa' è mirata principalmente ai cestini, che noi chiamiamo cestoni stradali. A Milano ce ne sono circa 13mila per le strade e 10mila nei parchi. La densità di questi cestini è di 1,7 per abitante, la più alta d’Europa, solo Amsterdam si avvicina. Come dimensionamento e posizionamento ci siamo, abbiamo aumentato la frequenza di svuotamento rispetto al contratto precedente fino ad arrivare a una media di 2,2 svuotamenti al giorno". Così Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa, durante la presentazione della campagna 'Mettici la Testa', che ha preso il via a Milano con l’inaugurazione di un’installazione interattiva per portare cittadini, city users e turisti 'dentro' al fenomeno dell’utilizzo improprio dei cestini stradali.
In piazza XXV aprile un enorme contenitore alto circa 7 metri diventa uno spazio di riflessione in cui le persone possono letteralmente 'mettere la testa' e osservare il problema dei conferimenti errati: "L'obiettivo della campagna -prosegue Milani- è ricordare ai milanesi che i cestini vanno utilizzati per i rifiuti prodotti in mobilità durante il passeggio e non per quelli prodotti in abitazione o esercizi commerciali".
"L'utilizzo sbagliato -avverte- comporta il veloce riempimento dei cestini e una mancanza di decoro quando traboccano. Speriamo che chi ha sbagliato rifletta sull’errore e ci dia una mano. Il lavoro che facciamo viene bene se i milanesi ci danno una mano come già stanno facendo con la raccolta differenziata. Se continuano a darci una mano noi facciamo un buon lavoro e la città risulta più pulita con l’aiuto di tutti".
Milano, 7 mar. (Adnkronos) - "La campagna 'Mettici la testa' è mirata principalmente ai cestini, che noi chiamiamo cestoni stradali. A Milano ce ne sono circa 13mila per le strade e 10mila nei parchi. La densità di questi cestini è di 1,7 per abitante, la più alta d’Europa, solo Amsterdam si avvicina. Come dimensionamento e posizionamento ci siamo, abbiamo aumentato la frequenza di svuotamento rispetto al contratto precedente fino ad arrivare a una media di 2,2 svuotamenti al giorno". Così Marcello Milani, amministratore delegato di Amsa, durante la presentazione della campagna 'Mettici la Testa', che ha preso il via a Milano con l’inaugurazione di un’installazione interattiva per portare cittadini, city users e turisti 'dentro' al fenomeno dell’utilizzo improprio dei cestini stradali.
In piazza XXV aprile un enorme contenitore alto circa 7 metri diventa uno spazio di riflessione in cui le persone possono letteralmente 'mettere la testa' e osservare il problema dei conferimenti errati: "L'obiettivo della campagna -prosegue Milani- è ricordare ai milanesi che i cestini vanno utilizzati per i rifiuti prodotti in mobilità durante il passeggio e non per quelli prodotti in abitazione o esercizi commerciali".
"L'utilizzo sbagliato -avverte- comporta il veloce riempimento dei cestini e una mancanza di decoro quando traboccano. Speriamo che chi ha sbagliato rifletta sull’errore e ci dia una mano. Il lavoro che facciamo viene bene se i milanesi ci danno una mano come già stanno facendo con la raccolta differenziata. Se continuano a darci una mano noi facciamo un buon lavoro e la città risulta più pulita con l’aiuto di tutti".
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - "La chimica ha fatto la differenza nel nostro sistema Paese e soprattutto nella rivoluzione economica del nostro paese. La chimica ha fatto il boom economico, la chimica ci ha dato un premio Nobel, la chimica fa la differenza, la chimica è il futuro, la chimica è la qualità del nostro futuro, la chimica ha inquinato, la chimica renderà tutto più sostenibile. Grazie dunque ad Antonio Tajani per saper fare sistema, anzi, 'ecosistema', che significa mettere insieme tutte le forze per proporre un prodotto - abbiamo prodotti di assoluta innovatività - dalla ricerca, all'evoluzione applicata all'industria, alla distribuzione". Lo ha detto il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, intervenendo all'evento, a Villa Madama, 'Innovazione chimica come moltiplicatore di internalizzazione e competitività'.
Accanto a 'ecosistema', la Bernini cita l'importanza di un altro termine, quello di 'multidisciplinarietà': "Direi che la chimica - afferma - è uno dei luoghi della formazione multidisciplinare, dove maggiormente si manifesta l'esigenza di contaminazione culturale. Le università si sono sicuramente strutturate per dare alla chimica uno sfondo multidisciplinare. Ci sono 125 corsi di laurea nelle università italiane dedicate alla chimica, e non sono solo chimica e o scienze chimiche, ma chimica del materiale, chimica della manufacturing, perché la chimica è materiale, voi tutti lo sapete. Il materiale che ci interessa di più in assoluto in questo momento è un materiale in cui noi siamo fortissimi e inimitabili: è la materia grigia, che caratterizza la forza dei nostri ricercatori. C'è la chimica applicata all'industria e all'ambiente, la chimica dell'ambiente, la chimica della sostenibilità, la chimica dell'industria, dell'estetica e della cosmetica, la chimica forense, la chimica nei laboratori, la chimica dello sport, la chimica applicata all'intelligenza artificiale. Tutto questo per dire che la forza del nostro sistema formativo anche quello di avere profonde, strutturatissime radici nel nostro passato, che sono il presupposto del nostro futuro, hanno nella chimica la massima espressione".
Riguardo il mondo dell'università, la ministra sottolinea come adesso, a dispetto del passato, "l'interdisciplinarietà sia essenziale, anzi la' transdisciplinarietà, che deve essere verticale e orizzontale. Bisogna saper lavorare insieme: università, enti di ricerca, imprese, territori, terzo settore, associazionismo, professionisti. Questo è il senso delle infrastrutture di ricerca. Noi abbiamo investito 11 miliardi per creare infrastrutture di ricerca che facciano ancora 'ecosistema'. Cioè che lavorino tutti insieme. Un tempo si diceva che l'università era l'uomo della speculazione, l'impresa l'uomo dell'attuazione. Non è più così. Deve esistere un lavoro e un collegamento immediato tra chi si fa le domande, chi dà le risposte e chi rende queste risposte concrete. E naturalmente oggetto di una distribuzione il più possibile internazionalizzante. Io credo che la parola 'internazionalizzazione' sia molto importante oggi. Proprio perché nessuno può prescindere da una dimensione internazionale. Che non significa destrutturare la natura delle nostre piccole e medie imprese".
"Bisogna dare alle nostre piccole e medie imprese una cifra scientifica di ricerca - conclude la Bernini - perché è importantissimo il collegamento con gli enti di ricerca e soprattutto una struttura Paese che li sappia sopportare. Questo è, secondo me, il luogo giusto per esprimere le proprie potenzialità e soprattutto per consentire quell'interoperabilità, non solamente del capitale tecnologico, ma anche soprattutto del capitale umano, cioè far andare e tornare ricercatori, perché i cervelli non si fermano con le barriere, si fanno tornare con le infrastrutture di ricerca".
Milano, 7 mar. (Adnkronos) - "Quanto sta accadendo oggi ha dell'incredibile! L'unico assessore che ha avuto il coraggio di criticare l'operato della sinistra al governo della città viene fatto fuori dai responsabili della disfatta urbanistica meneghina, il sindaco Sala con la sua amministrazione comunale, che si guardano bene dal presentare le dovute dimissioni". Lo afferma Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e segretario provinciale della Lega, in merito alle dimissioni di Guido Bardelli, assessore milanese alla Casa. Dimissioni che arrivano dopo il terremoto giudiziario sull'urbanistica.
"Le responsabilità della sinistra comunale, che per più di un decennio ha dettato le regole sull'urbanistica, sono evidenti ormai a tutti e ricadono sulle famiglie che hanno acquistato casa, sui lavoratori e su tutti i milanesi a causa del prezzo delle case in città che schizzerà sempre più alle stelle. Fare di Bardelli, in Giunta da pochi mesi, un capro espiatorio solo perché ha osato criticare l'imperatore Beppe, non risolverà la situazione" aggiunge in una nota.
"A gran voce la Lega continua a chiedere all'amministrazione comunale di fare in passo indietro nell'interesse dei milanesi. Il sistema Milano, inteso come apparato amministrativo di gestione evidentemente incompetente della questione urbanistica, è evidente che non abbia retto e presenti troppi buchi grigi, per nulla trasparenti. Serve cambiamento e a prescindere un commissariamento dell'amministrazione sulla materia urbanistica", conclude Piscina.