La risposta ecologica alle sportive GTI e GTD ha due motori, uno a benzina e uno elettrico, e si può anche ricaricare alla presa di casa. La versione plug-in della media tedesca pesa 200 kg in più, ma può percorrere una cinquantina di km solo usando le batterie. Consumo teorico? 1,5 litri ogni 100 km
Alla faccia dell’ibrida. La versione plug-in della Golf è una di quelle sportive che sfruttano il doppio motore, oltre che per tenere a bada consumi ed emissioni, anche (e soprattutto) per andare forte: “0-100” in 7,6 secondi, velocità massima 217 km/h. La potenza complessiva del sistema ibrido di questa Golf – 204 CV – giustifica addirittura una nuova sigla, “GTE”, che ricorda le storiche versioni sportive GTI (a benzina) e GTD (diesel) della media Volkswagen. Ma fra le Golf GT, la GTE sarà la più parsimoniosa: i dati di consumo, ancora in fase di omologazione, s’aggirano intorno agli 1,5 litri di benzina ogni 100 km. Meglio non illudersi, perché il numero è ricavato viaggiando in modalità elettrica fino all’esaurimento delle batterie, e dunque percorrendo diversi chilometri senza bruciare benzina. Ma il dato è comunque promettente se paragonato a quello ottenuto con la stessa procedura da un’altra ibrida media, la Toyota Prius Plug-in, omologata per consumi di 2,1 litri ogni 100 km.
Le ibride plug-in uniscono i vantaggi delle auto elettriche (secondo la Volkswagen, la GTE può viaggiare per una cinquantina di chilometri senza avviare il motore a benzina) a quelli delle auto ibride, come la possibilità di percorrere anche lunghi tragitti senza problemi di autonomia. Certo, il rovescio della medaglia è la maggiore complessità e il peso, che nel caso della Golf ibrida cresce di circa 200 kg rispetto alla versione 1.4 TSI a benzina (120 kg soltanto di batterie). Per avere un assaggio del carattere della vettura su strada, comunque, bisogna aspettare ancora un po’: dopo un primo bagno di folla al Salone di Ginevra di inizio marzo, la Golf ibrida arriverà sul mercato italiano a novembre. Con la GTE, la gamma della Golf si farà ancora più variegata. La Volkswagen affida infatti alla sua bestseller il compito di portare sul mercato quasi ogni tipo di alimentazione conosciuto: a fianco dei tradizionali motori a benzina e a gasolio, presto arriveranno la versione a metano TGI, quella elettrica e-Golf e, appunto, l’ibrida Golf GTE. E appena la tecnologia sarà matura, dicono alla Volkswagen, arriverà pure quella a idrogeno. Merito della piattaforma modulare Mqb, che permette di ospitare qualunque tipo di motore e di serbatoio.
Volkswagen GTE – la scheda
Che cos’è: è la versione ibrida plug-in della settima generazione della Golf. È la prima Golf ibrida, e la prima plug-in Volkswagen. Le ibride abbinano un motore termico e un motore elettrico per migliorare prestazioni e consumi. Le ibride plug-in, in più, danno la possibilità di ricaricare la batteria direttamente alla presa di casa e dunque di viaggiare più a lungo in modalità elettrica
Consumi: il consumo della Golf GTE è stimato in 1,5 litri/100 km nel ciclo misto secondo la normativa NEDC per veicoli ibridi, cioè partendo con le batterie cariche, arrivando alla scarica completa e poi proseguendo per altri 25 km con il motore termico. Le emissioni di CO2 (35 g/km) tengono invece conto anche di quelle causate dalla produzione dell’energia elettrica
Motore termico: quattro cilindri turbo 1.4 GTI da 150 CV
Motore elettrico: da 102 CV, integrato nell’alloggiamento del cambio
Cambio: Dsg a tripla frizione a sei rapporti
Potenza complessiva del sistema ibrido: 204 CV (350 Nm di coppia massima)
Batteria: agli ioni di litio da 8,8 kWh, pesa 120 kg. Per ricaricarla dalla presa di casa servono 3 h 30′ circa
Autonomia elettrica: la Volkswagen dichiara fino a 50 km
Prestazioni: velocità massima 217 km/h, accelerazione “0-100” in 7,6 secondi (in modalità elettrica, velocità massima 130 km/h)
Dimensioni: lunghezza 4,27 metri, larghezza 1,8 metri, altezza 1,45 metri, massa 1.524 kg
Principali concorrenti: la sola ibrida plug-in di dimensioni paragonabili è la Toyota Prius Plug-in, 136 CV
La gamma Golf: ora è disponibile a tre e cinque porte e station wagon, con alimentazione a benzina (anche nella versione sportiva GTI) e diesel (anche GTD. Presto arriveranno la Golf monovolume chiamata Sportvan (sostituisce la precedente Golf Plus), le versioni a metano (aprile 2014), elettrica (e-Golf, giugno 2014) e, appunto, ibrida plug-in (Golf GTE)
Produzione: Germania, Wolfsburg
Prezzo: non è ancora stato dichiarato. Le plug-in sono generalmente auto costose: la Toyota Prius Plug-in costa circa 40.000 euro
In vendita: autunno 2014