"Grazie a tutti i miei amici, al consolato italiano, sono libera" scrive in un tweet in spagnolo di Francesca Commissari. La Commissari ha avuto "la piena libertà" al termine di un’udienza al palazzo di giustizia. Era stata portata in una base militare dopo essere bloccata durante le proteste a Caracas
“Grazie a tutti i miei amici, al consolato italiano, sono libera”. Così scrive in un tweet in spagnolo di Francesca Commissari, la fotografa italiana rilasciata nelle scorse ore dopo essere stata fermata durante le proteste a Caracas. Nel dettaglio ringrazia anche El Nacional, il giornale venezuelano con il quale collabora, Sntpvenezuela, l’associazione della stampa venezuelana che era stata tra i primi a denunciare l’arresto della giornalista italiana (foto da profilo Twitter) insieme ad altre 40 persone, e l’avvocato Nazir el Fakid che ha ottenuto il suo rilascio.
La Commissari ha avuto “la piena libertà” al termine di un’udienza al palazzo di giustizia. Anche altri 39 giovani fermati con lei durante le proteste nella ‘Piazza Altamira’ della capitale sono stati rilasciati, anche se dovranno rispettare delle normative cautelari decise dal giudice. Il sito de El Nacional specifica che anche un altro straniero, un cittadino portoghese è stato rilasciato senza nessuna imputazione.
La fotoreporter – originaria di Reggio Emilia – ha trascorso la notte tra venerdì e sabato a Fuerte Tiuna, principale base militare del paese, dove fin da subito è stata assistita dai rappresentanti diplomatici italiani. “Francesca sta bene, non è in una cella ma in una stanza. Ho visto sia lei sia le altre persone portate via ieri sera”, aveva spiegato l’avvocato Alfredo Romero, dell’ong Foro Penal Venezolano.