Una delle tante storielle popolari riassume così la differenza tra russi ed ucraini: “Provate a chiedere a un ucraino e a un russo se sarebbero disposti a scambiare le loro bombe atomiche con una bella casa, una buona automobile e una cospicua somma di denaro. L’ucraino accetterebbe ben volentieri, il russo rifiuterebbe indignato”. Eppure all’ombra dei due Stati, Russia e Ucraina, si fa avanti uno Stato nello Stato. Si tratta di Gazprom, la più grande compagnia di estrazione e distribuzione di gas naturale del mondo. A questo colosso industriale appartiene, infatti, più del 70% delle riserve di gas naturale dell’intera Federazione Russa. Gazprom estrae il 95% del gas russo e ne controlla quasi tutto il trasporto possedendo la più estesa rete di gasdotti del mondo. In questo momento l’Ucraina è lacerata da un conflitto intestino, ma Kiev ha bisogno del gas russo per la produzione delle sue diverse industrie e per il riscaldamento delle varie città. Il problema sono i pagamenti. Il debito accumulato supera il miliardo. Per il momento, i pagamenti arretrati ammontano a 1.549 miliardi di dollari (1,12 milioni di euro), ha dichiarato un portavoce di Gazprom, Sergei Kuprianov, all’agenzia Ria Novosti.
Le trattative per la rinegoziazione del debito fra Gazprom e il governo ucraino si svolgono da diversi anni fra minacce di interruzione o di riduzione delle forniture e accuse all’Ucraina di appropriazioni indebite di gas. Mosca non può interrompere il flusso di gas che attraversa l’Ucraina, perché, oltre a delle concrete conseguenze politiche, questa resta ancora l’unica via di accesso ai mercati dell’Europa occidentale tra cui anche l’Italia, visto che la metà del gas che arriva nell’Occidente europeo passa proprio dall’Ucraina.
Il dato interessante è che la metà del gas distribuito nella Federazione Russa non viene pagato, e quindi la strategia di Gazprom mira al mercato estero. I profitti della compagnia provengono in gran parte dall’export del gas e dalla partecipazione alle società che nei vari paesi gestiscono i sistemi di trasporto e distribuzione del gas. In Italia Gazprom sta cercando una sede tra Milano e Bologna. La presenza di Gazprom nell’economia russa non si limita al solo settore del gas. In questi ultimi anni la compagnia ha realizzato una politica di investimenti soprattutto nel settore meccanico russo al fine di assicurarsi attrezzature altamente tecnologiche necessarie all’estrazione e al trasporto del gas. Inoltre sempre Gazprom ha sviluppato un sistema economico e di servizi autonomo che riguarda diverse regioni russe. Dalle comunicazioni satellitari all’approvvigionamento alimentare, dai trasporti ai servizi, tutto è gestito direttamente da Gazprom che ad oggi possiede una compagnia aerea, delle agenzie turistiche, costruisce case, ospedali, alberghi e non solo.
Un colosso a tutti gli effetti nonostante qualche lieve flessione. Una guerra quella per il gas che vede coinvolti non solo Russia e Ucraina. L’Europa occidentale non potrà stare a guardare in merito alle vicende ucraine visto che nei prossimi anni non si potrà fare a meno del gas russo.