A Celico, provincia di Cosenza, da giorni i comitati locali cittadini stanno presidiando un’area che gli enti hanno identificato come discarica. I camion dei rifiuti sabato 8 marzo hanno provato a scaricare, ma gli attivisti hanno bloccato i mezzi. Momenti di tensione e cariche della polizia nei tentativi di sgombero. “Pretendiamo di far rispettare i diritti, non vogliamo morire avvelenati in questa terra, siamo a poche decine di metro dal Parco Nazionale della Sila“. “Il conferimento per la discarica è contro la legge nazionale ed europea. È un delitto perpetrato solo in nome della risoluzione di un’emergenza voluta ad arte per favorire gli interessi che non sono quelli né dei cittadini della Presila, né di quelli di Cosenza”, dichiarano i manifestanti a ilQuotidianodiCalabria.it . Oggi si preannuncia un corteo che partirà da Cosenza per arrivare a Celico. Sarà un’altra giornata di tensioni . Dal presidio annunciano: “Noi non molliamo. E’ incredibile come in questi comuni pre-silani – afferma un attivista -, dove si è raggiunto in questi anni il dato importante del 70 – 75 per cento della differenziata, ora si identifichi quest’area per fare una discarica e avvelenarci di colpo. Gettando al vento tutto questo lavoro fatto di anni. Con noi – concludono – ci sono tutti i sindaci locali” (il video è tratto dal canale youtube Retedifesaterritorio)
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