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Elezioni Piemonte, la giunta Cota chiede di sospendere la sentenza di annullamento

Dopo la decisione del Consiglio di Stato sulle firme false della Lista Pensionati, il governatore punta a ottenere un pronunciamento delle sezioni unite della Cassazione, "in tempo utile per decidere se si vota a maggio o meno"
Roberto Cota
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La Regione Piemonte chiederà al Consiglio di Stato la sospensiva della sentenza del 17 febbraio, che aveva annullato le elezioni del 2010, accogliendo integralmente il parere del Tar. Lo ha deciso oggi la giunta regionale accogliendo la richiesta del vicepresidente Gilberto Pichetto. La Giunta regionale ha dato mandato al presidente Roberto Cota di adottare “tutte le iniziative istituzionali e processuali per ottenere un pronunciamento delle sezioni riunite della Corte di Cassazione in tempi congrui rispetto alla data prevista per le elezioni regionali”, compresa appunto la sospensiva. 

“Spero che il sistema recuperi almeno un briciolo di ragionevolezza e cioè che la Cassazione fissi l’udienza per decidere definitivamente questa vicenda paradossale dei ricorsi in tempo utile per gli adempimenti legati alle prossime scadenze elettorali del 25 maggio”, ha commentato Cota. “Se si deve votare, si voti il 25 maggio; altrimenti, come è logico e giusto, a scadenza naturale, ma a questo punto ci lascino lavorare in pace”.

Il 10 gennaio il Tribunale amministrativo regionale ha annullato le elezioni, facendo proprio il ricorso della candidata sconfitta del centrosinistra Mercedes Bresso, per “l’accertata falsità delle 17 autenticazioni di firma” – si legge nelle motivazioni”, che “inficia la validità dell’atto di ammissione della lista provinciale Pensionati per Cota”. Che è stata “illegittimamente ammessa” e “ha influito in modo determinante sul risultato elettorale”.

Al verdetto, poi confermato dal Consiglio di Stato, sono seguite polemiche, con Cota che ha attaccato i giudici parlando di “sistema fuori controllo”. 

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