San Valentino, la Festa della Donna: tutte occasioni per regalare dei fiori. Bene: io non ho mai regalato un fiore in vita mia. Ma non perché non mi piacciano. Anzi, mi piacciono troppo e li lascio dove sono o non mi rendo responsabile del fatto che siano recisi. A costo di passare o per arido o per taccagno, a seconda dei casi.
Una questione di responsabilità che però, per quanto riguarda i fiori coltivati, è anche una responsabilità ambientale. Si è calcolato che il commercio di fiori solo per il giorno di San Valentino produce, per la coltivazione ed il trasporto, qualcosa come circa 9.900 tonnellate di CO2. E non è così scontato che le rose prodotte in casa siano meno inquinanti di quelle prodotte all’estero: secondo una ricerca dell’Università di Cranfield, in Inghilterra, coltivare 12.000 rose in Kenya produce 5,75 tonnellate, mentre ne produce ben 35 in Olanda, complice sicuramente il clima.
Quando ero bambino, d’estate aiutavo mia nonna che gestiva un banco al mercato all’ingrosso. Ricordo bene quando di prima mattina giungevano da varie parti della provincia gli agricoltori a portare i frutti del loro lavoro. Fra i più pregiati prodotti c’erano i carciofi e gli asparagi che provenivano dalla piana di Albenga, la più grande pianura della Liguria, adattata a coltivazioni ortofrutticole già dal 1700. Bene, oggi quella pianura, insieme all’aeroporto, enne strade, enne capannoni industriali, ospita per buona parte serre per la coltivazione dei fiori. Che evidentemente sono più convenienti dal punto di vista economico che non le tradizionali coltivazioni da orto. Basti pensare che oramai la produzione di fiori costituisce il settore trainante dell’agricoltura ligure con circa il 75% della produzione lorda vendibile regionale.
La produzione è pressoché tutta ubicata a Sanremo ed appunto Albenga, e raggiunge i 460 milioni di euro di fatturato, di cui almeno 250 riguardano l’esportazione.
In compenso, la coltivazione dell’asparago violetto di Albenga è diventata un presidio Slow Food, e quando diventi un presidio Slow Food è come se fossi un panda: rischi di scomparire.
Insomma, ci sono diverse ragioni per non regalare fiori. Le donne sentimentali se ne facciano una ragione!