Chiusura dell’anno in rosso per Caltagirone Editore. Nel 2013 i ricavi del gruppo sono ammontati a 181,5 milioni di euro, in calo del 7,1% rispetto ai 195,5 milioni del 2012. La causa principale è dovuta  alla contrazione del fatturato pubblicitario, che solo in parte è stata bilanciata dal miglioramento dei ricavi derivanti dalle vendite, cresciuti del 2,8% rispetto al 2012.

Nel dettaglio il gruppo ha registrato una perdita netta di 75,4 milioni che si confronta con il rosso di 61 milioni riportato nel 2012. Lo rende noto Caltagirone Editore al termine del cda presieduto dal Cav. Lav. Francesco Gaetano Caltagirone che ha esaminato e approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.

Il cda ha deliberato di proporre all’Assemblea di non procedere alla distribuzione di alcun dividendo. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria sui quotidiani del gruppo il calo è stato del 13,3%, più contenuta di quella del mercato che è stata pari al 19,4%. Ancora più ridotta la flessione della raccolta pubblicitaria sui soli quotidiani a pagamento del gruppo, che è stata del 12,1%. Va meglio su internet, dove Caltagirone Editore ha registrato un incremento del 35,9% a fronte di una flessione media del settore dell’1,8%. Chiusura in negativo anche per il margine operativo lordo che ha subito un crollo di 1,2 milioni di euro, che nonostante tutto è stato migliore del dato registrato il 31 dicembre 2012, quando i milioni di euro persi furono 16,2.

Il settore, ha sottolineato Caltagirone Editore, “resta caratterizzato da una forte incertezza, legata soprattutto all’andamento del mercato pubblicitario, che non permette di formulare previsioni puntuali per il breve periodo. In questo contesto il gruppo sta continuando ad attuare una rigoroso politica di controllo e di riduzione dei costi”.

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