“Il Pd si è spaccato? Questa è una battuta di spirito”. Sorride Gianni Cuperlo dopo che risponde a Pippo Civati dopo il voto segreto ha affossato l’introduzione della parità di genere nell’Italicum, con il ruolo decisivo dei franchi tiratori all’interno del Partito democratico. L’ex presidente del partito esclude che quanto accaduto ieri a Montecitorio sia una manovra interna per colpire Matteo Renzi: “Ci sarebbero potute essere altre occasioni, ieri è stata solo un’occasione perduta”. E sulle parole dell’ex segretario Pier Luigi Bersani che imputa a Renzi l’errore d’aver lasciato l’ultima parola a Silvio Berlusconi, Cuperlo se la cava con una battuta: “E’ la seconda persona plurale che m’interessa in questa domanda” alludendo al fatto che l’accordo è stato siglato dal segretario e non dai deputati. Poi Cuperlo esclude anologi con i ‘101’ franchi tiratori che impallinarono Romano Prodi all’elezione per il Presidente della Repubblica non c’entra niente” e non esclude modifiche in Senato alla Legge elettorale: “Meglio una buona legge che l’accordo Renzi-Berlusconi” di Manolo Lanaro
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