Cultura

Afterhours: paura del buio o del futuro?

Perché gli Afterhours nel 2014 se ne escono con un tour dedicato al loro miglior album? Qual è il senso di tale operazione? Le celebrazioni del ventennale di “Hai Paura del Buio“, considerando la data di pubblicazione (1997), avrebbero dovuto andare in scena nel 2017; che cosa si sta festeggiando dunque? Forse “il diciassettennale”? Addirittura esce la rimasterizzazione del cd che include una versione ricantata da artisti nazionali e internazionali: Mark Lanegan (imbarazzante in italiano), Afghan Wighs e John Parish sono i primi a esser notati; volgendo lo sguardo “agli autoctoni” a spiccare sono… gli assenti!

Due nomi su tutti, Verdena e Marlene Kuntz: ovvero chi avrebbe realmente potuto dare una chiave di lettura rilevante alle canzoni. Non avrebbe sfigurato nemmeno Alessandra Gismondi, magari facendole cantareLasciami leccare l’adrenalina”. Ok, Eugenio Finardi la canta bene ma considerando che lei è coautrice del pezzo, avrebbe forse meritato. C’è poi Il Teatro degli Orrori che ben figura cantando “Dea” , I Ministri, Samuel dei Subsonica, Le Luci della Centrale Elettrica…il campionario scelto è piuttosto eterogeneo, forse troppo! Stupisce scorgere tra gli ospiti gente come Negramaro, Bennato e Pelù. Vabbè non si può avere tutto e poi questa non è la recensione del disco! 

Tornando all’origine e avendoli in precedenza citati, vien da chiedersi se Godano e soci  avranno ragionato sulla data 2014, ricorre, infatti, il ventennale di “Catartica”.  Vista l’intempestività dei colleghi meneghini, avranno forse convenientemente rimandato i festeggiamenti? L’operazione celebrativa eventuale dell’album, rischierebbe, come minimo, la mancanza di una giusta e meritata attenzione.

La questione inerente “la strana operazione Afterhours” solleva dubbi pressoché legittimi e, a tale riguardo, si impongono naturali 9 domande 9:

1 – Visto il ventennale di Catartica, l’operazione in oggetto non avrebbe dovuto appartenere ai Marlene Kuntz?

2 – In caso affermativo, se fossimo noi membri del gruppo di Cuneo, la mossa degli After ci farebbe incazzare?

3 – Perché gli After non hanno invitato a cantare i Marlene e i Verdena?

4 – Perché gli After hanno invitato a cantare artisti come Bennato, Pelù, Negramaro?

5 – Che cosa penseranno i fans dei Marlene Kuntz sul tentativo possibile di trasformare  le celebrazioni di Catartica in una “festa mesta” da parte degli Afterhours?

6 – Più in generale, non credete che “coverizzare se stessi” corrisponda a una sorta di ammissione (colpevole), di essere giunti “a fine corsa”?

7 – Tali strategie sono esclusivamente progettate per “ricostruirsi una propria verginità”, oppure per fare esclusivamente cassa?

8 – Quanto contano le scelte degli uffici stampa o delle commissioni interne annesse ai vari premi (Tenco, Mei ecc.) per rilanciare la carriera di una band? Magari a seguito di un disco pluripremiato ma andato bene solo sulla carta?

9 – “Hai paura del buio” è stato premiato nel 2013 dal Mei come l’album rock più influente degli ultimi quindici anni. Qual è stata l’esigenza di istituire tale premio?

 

9 canzoni 9 … per (non) avere paura 

Lato A

Shadowplay (Joy Division) • Afterhours

Across the Universe (The Beatles) • Verdena

Doris (Shellac) • Il teatro degli Orrori

Breed (Nirvana) • Marlene Kuntz

 Lato B

The Mercy Seat (Nick Cave) • Jhonny Cash

Something Gotten Holden Hold of My Heart (Gene Pitney) • Nick Cave

Cactus (Pixies) • David Bowie

Love (John Lennon) • Beck

Learning (Perfume Genius) • The National