Se il presidente non avesse provveduto, sarebbe scattato il commissariamento e sarebbe stato il prefetto di Torino, Paola Basilone, a indire le elezioni. L'ex sindaco Chiamparino: "La Regione avrà interlocutori certi"
Election day per il Piemonte, che il 25 maggio andrà al voto per le Regionali insieme alle Europee e alle comunali. Il presidente della Regione, Roberto Cota, ha firmato oggi il decreto che fissa le consultazioni regionali per quella data. Se Cota non avesse provveduto, sarebbe scattato il commissariamento e sarebbe stato il prefetto di Torino, Paola Basilone, a indire le elezioni.
Il ritorno alle urne un anno prima della fine naturale della legislatura avverrà sulla base di nuove circoscrizioni, perché nel frattempo il numero dei consiglieri regionali è stato ridotto a 50. I decreti firmati da Cota prevedono il nuovo riparto dei 40 seggi in base alla popolazione: 21 seggi a Torino, 5 a Cuneo, 4 ad Alessandria, 3 a Novara, 2 ciascuna a Biella, Asti, Vercelli, 1 al Verbano-Cusio-Ossola. I restanti dieci seggi saranno assegnati con sistema maggioritario al listino legato al presidente. Nell’annunciare la firma, Cota ha comunque ricordato che “è pendente un ricorso in Cassazione che deciderà in ultima istanza: speriamo lo faccia in tempi rapidi, per evitare di creare ulteriori incertezze”.
“In questi mesi – ha aggiunto – ho fatto di tutto per contrastare questo scempio e difendere non il mio diritto a terminare il mandato, ma la democrazia e il voto dei piemontesi“. Secondo l’ex presidente Mercedes Bresso (Pd), che perse contro Cota le elezioni poi annullate dal Tar, “finalmente si chiude una legislatura segnata dagli scandali. Cota ha impiegato ogni cavillo giuridico per evitare le sentenze, ma tutti i tribunali hanno confermato la nullità del voto. E’ paradossale vedere chi ha sempre sbraitato al golpe delle sentenze appellarsi a un ulteriore ricorso”.
Per l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, candidato del centrosinistra alla presidenza del Piemonte, il fatto di andare alle urne il 25 maggio “è un bene. In primo luogo l’election day farà risparmiare dei soldi; in secondo, il Piemonte tornerà ad avere interlocutori certi”. Sul fronte avverso Gilberto Pichetto, coordinatore regionale di Forza Italia e numero due della giunta Cota, auspica che “unitamente alle altre forze del centrodestra si arrivi al più presto a definire coalizione, programma e candidato presidente, che Forza Italia propone nella mia persona, e comunque dovrà essere frutto di una trattativa nazionale”.