#Renzact, Cantone (Spi Cgil): “I pensionati non sono un Bancomat. Basta sacrifici”
E’ arrivato l’ok della Camera alla riforma della
legge elettorale frutto del patto tra
Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Il testo che, ora passa al Senato, ha retto ieri sera per un pugno di voti allo scrutinio segreto sugli emendamenti. Ma oggi è anche il giorno del decisionismo del premier Renzi: si è impegnato a mettere
10 miliardi di euro sul tavolo dell’alleggerimento del
cuneo fiscale. Risorse che si uniscono a quelle necessarie per il
piano scuola, per la
casa e per sostenere le misure che verosimilmente entreranno nel
Jobs Act. Ma il nodo è sempre lo stesso: da dove arrivano questi soldi? Ne abbiamo parlato dagli studi del
FattoTv con
Stefano Feltri (il Fatto Quotidiano),
Tobias Piller (
corrispondente Frankfurter Allgemeine Zeitung),
Tommaso Nannicini (prof. Economia politica Bocconi – Lavoce.info) e
Carla Cantone. Il segretario Spi Cgil, in merito alle dichiarazioni del
Commissario alla spending review Carlo Cottarelli, ha detto: “Voglio vedere che cosa intende Cottarelli per pensioni alte e voglio capire se ancora una volta si chiederanno sacrifici ai
pensionati. C’è bisogno di scelte coraggiose, colpendo le grandi rendite e non utilizzando chi è in pensione come un bancomat”. Mentre il prof. Nannicini ha ribadito: “Iniziamo a far vedere che le cose si fanno sul serio. Si sa quelle che vanno fatte, ma la
politica non è stata in grado”