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Trenitalia, Antitrust apre istruttoria sui rimborsi difficili e le multe facili

L'Authority ha chiuso la pratica sull'abuso di posizione dominante aperta su segnalazione di Ntv, ma ha aperto una nuova istruttoria su segnalazione dei consumatori

L’Antitrust ha annunciato l’avvio di due distinti procedimenti nei confronti di Trenitalia (controllata dalle Ferrovie), dopo le numerose segnalazioni da parte delle associazioni dei consumatori: il primo in materia di modalità dei rimborsi e ‘bonus’ in caso di ritardi dei treni, il secondo sulle multe ai viaggiatori per irregolarità dei titoli di viaggio. La decisione è arrivata dopo che mercoledì l’Autorità dei trasporti aveva aperto un altro provvedimento per vederci chiaro sull’accessibilità alle infrastrutture (Rfi, controllate dalle Ferrovie) da parte dei concorrenti.

Nello specifico, la prima istruttoria dovrà verificare se le procedure messe a punto da Trenitalia in caso di ritardi o disagi dei viaggiatori siano volutamente complicate e mirino a scoraggiare le richieste di rimborsi o di indennizzi; la seconda riguarda le multe imposte da Trenitalia ai consumatori non solo nelle ipotesi di “mancanza del biglietto”, ma anche in altre situazioni in cui il viaggiatore è in possesso del titolo di viaggio, ma non gli viene concessa l’autorizzazione per obliterarlo a bordo dei treni.

L’Authority ha invece accettato il piano di Ferrovie dello Stato dopo la chiusura dell’istruttoria avviata da Nuovo trasporto veloce su una presunta concorrenza sleale di Fs. Gli effetti degli impegni presentati dal gruppo Fs dopo la denuncia di Ntv, spiega l’Autorità, sono: “Più informazioni per chi sceglie di viaggiare con i treni dei concorrenti del gruppo Fs, procedure certe per l’accesso alle tracce orarie, canone ridotto del 15% per l’accesso alla rete e aree garantite per desk mobili e punti informativi”. L’istruttoria appena chiusa era stata avviata per accertare un presunto abuso di posizione dominante delle imprese appartenenti al gruppo Ferrovie dello Stato (Fs, Rfi, Trenitalia, Grandi Stazioni, Centostazioni e Fs Sistemi Urbani)  finalizzata a “un’articolata strategia escludente” – ha spiegato l’Authority – ai danni di Ntv all’interno dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, della gestione degli spazi pubblicitari all’interno delle principali stazioni italiane e nel mercato dei servizi di trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità.

Secondo l’Antitrust gli impegni presentati dalle imprese “sono idonei a fare venire meno i profili anticoncorrenziali contestati perché consentono di ampliare le possibilità di accesso al mercato del trasporto ferroviario passeggeri Alta Velocità per le imprese ferroviarie, sia relativamente all’utilizzo dell’infrastruttura di rete che all’utilizzo efficiente degli spazi all’interno delle stazioni”. Va in questa direzione l’impegno di Rfi a predisporre segnaletiche all’interno delle stazioni che consentiranno ai viaggiatori di individuare gli specifici servizi erogati dai singoli operatori ferroviari. Verranno inoltre determinate le aree per desk mobili e biglietterie self-service dei concorrenti, più facili da utilizzare e più visibili. I gestori delle stazioni hanno infine offerto a Ntv la possibilità di opzionare spazi pubblicitari sia all’interno delle stazioni servite dai treni Italo che nelle stazioni non servite.