Era nella delegazione italiana che accompagnava l'ex presidente del Consiglio per il G8 di Toronto nel 2010. E' stata fermata dalla Guardia di finanza di Napoli all'aeroporto di Fiumicino. "Mi hanno fregata", ha detto ai militari. Il gip ha convalidato l'arresto e si trova nel carcere di Civitavecchia
Era la “dama bianca” di Silvio Berlusconi. E nel 2010 lo aveva accompagnato in Canada in occasione del G8, perché faceva parte della delegazione italiana. Ma Federica Gagliardi è stata fermata a Fiumicino dalla Guardia di Finanza di Napoli. Aveva con sé con 24 chili di cocaina, che trasportava all’interno di due bagagli a mano: 12 panetti chiusi con cellophane e nastro adesivo in un trolley e 9 in uno zainetto. Tornava da Caracas, meta notoriamente a rischio per le importazioni di droga. “Mi hanno fregata”, ha detto ai militari della finanza quando hanno trovato l’ingentissimo quantitativo di droga che a un primo esame è risultata di ottima qualità e sarebbe stata destinata ad alimentare le piazze di spaccio romane e campane. Data la considerevole quantità, si presume che lo stupefacente fosse destinato a un clan della camorra.
Gli investigatori del nucleo di polizia tributaria, coordinati dal colonnello Nicola Altiero, stanno verificando se la donna abbia fatto altri viaggi in Sudamerica. Lei sostiene di essere stata incastrata da qualcuno che a sua insaputa le ha nascosto la cocaina nei bagagli. Dopo l’arresto è scoppiata in lacrime e ha chiesto di poter contattare il sul avvocato. È stata portata nel carcere di Civitavecchia dove nel pomeriggio il gip ha convalidato sia l’arresto in flagranza sia il sequestro della droga.
E’ la seconda volta che una donna vicina a Berlusconi viene coinvolta in fatti legati alla droga. Prima era successo con Marysthell Polanco, l’ex olgettina il cui fidanzato è finito in prigione perché trovato in possesso di 12 chili di cocaina, poi condannato a gennaio 2011 a otto anni per narcotraffico. Al summit di Huntsville, Gagliardi ricopriva il ruolo di ”responsabile della segreteria del segretario generale della Regione Lazio”. Ha fatto parte del comitato elettorale di Renata Polverini e durante la campagna ”aveva avanzato la richiesta di partecipare ad una missione all’estero in caso di vittoria elettorale”. Cosa avvenuta. L’ex governatore della Regione Lazio giustificò la trasferta della sua collaboratrice: “È in permesso non retribuito”. Prima ancora, però, aveva detto che era in ferie. La scelta di portarla in Canada, sottolineavano dalla delegazione italiana, nasce dall’assenza di una delle segretarie che non era potuta venire per un “impedimento”. La Gagliardi – bionda, fisico atletico e bella presenza – era stata notata anche dalle delegazioni stranieri presenti al vertice. “Era seduta dietro il presidente Berlusconi in occasione del rinfresco offerto dalla presidenza del G8 la sera dell’arrivo delle delegazioni a Huntsville”, riferiva un diplomatico europeo. E molti, aggiungeva la stessa fonte, si erano chiesti “chi fosse”.
Dal Canada, Gagliardi aveva seguito il Cavaliere anche in Brasile e a Panama. E a San Paolo incontrato Valter Lavitola. Nella città brasiliana Berlusconi partecipa a un seminario del Forum Italia-Brasil, sulle relazioni industriali e commerciali tra i due paesi. Lavitola compare nella foto-ricordo finale, alle spalle del premier. Mentre la Gagliardi viene ripresa nel ricevimento ufficiale della sera. Entrambe le immagini sono sul sito del quotidiano Estadao di San Paolo. È lo stesso giornale che dava notizia della serata organizzata da Lavitola per Berlusconi con sei ballerine di lapdance, attirate con il miraggio di un provino per Mediaset, in una suite dell’Hotel Tivoli. Diceva allora la Gagliardi: “Sì alloggiavamo tutti al Tivoli, ma a quella serata non ero presente”. Poi la donna proseguiva: “Il video l’avete visto tutti, c’era anche Lavitola sull’aereo per Panama. Siamo partiti da San Paolo. Mi è stato presentato ma non ricordo più con quale ruolo, mi scusi ma è passato un anno e mezzo. Il mio giudizio su di lui? Preferisco tenerlo per me”.
La cocaina a un primo esame è risultata di ottima qualità e sarebbe stata destinata ad alimentare le piazze di spaccio romane e campane.