“Non è successo niente” (magnifico romanzo di Tiziano Sclavi) sarebbe stato un titolo eccellente per sintetizzare la conferenza stampa di ieri di Matteo Renzi. Eppure soltanto Il Fatto c’è andato vicino, titolando opportunamente: “Il Consiglio dei ministri non decide niente”.
Il resto della stampa, con l’eccezione dei sospetti di Libero e del Giornale, ha considerato le mille euro promesse da Renzi come fossero già nelle tasche degli italiani (cioè di una parte degli italiani lavoratori dipendenti, nisba per autonomi, pensionati e disoccupati):
Ansa.it: “Renzi e #lasvoltabuona: 100 giorni di lotta, 85 euro in più a chi guadagna 1500 euro al mese”.
Repubblica.it: “Mille euro in più all’anno a chi ne ha 1500 euro al mese”.
Unita.it: “Renzi: ’10 miliardi a 10 milioni di lavoratori” (detta così l’impresa di Renzi suona più epica, nevvero?).
LaStampa.it: “Soldi in busta a dieci milioni di italiani. Mille euro all’anno in più a chi ne prende 1500”.
Eccetera. A leggere titoli del genere, tutto sembrerebbe già deciso, ratificato e irreversibile.
Ma in realtà non è successo niente. Per due motivi: non c’è nulla di concreto e non ci sono i quattrini. Oltre le slide non c’è di più.
Perché non esiste un decreto legge. Perché non esiste un disegno di legge. E soprattutto perché non esistono le coperture: quelle indicate da Renzi sono “più sogni che solide realtà”. L’ameno quadretto che ne viene fuori sembra tanto un “mo’ sganciamo gli oboli per raccapezzare consensi prima delle elezioni, se poi i conti non tornano ci ripigliamo tutto con gli interessi”.
La notizia, semmai, è l’ironia della sorte che ha investito la tentata furbata di Renzi: il Premier non ‘je l’ha fatta’ a recapitare la mancia ad aprile, come era nel suo programma. La paghetta extra, purtroppo per Renzi, dovrebbe arrivare soltanto a fine maggio, proprio pochi giorni dopo le elezioni. Che non è la stessa cosa del ‘vedere cammello’ prima del voto.
Per il resto, c’è soltanto una relazione di Renzi (?) approvata dal Cdm. Ci sono soltanto promesse e slogan pubblicitari scanditi da una sequenza di volantini pubblicitari. Lo shock annunciato da Renzi è una boccia di vetro vuota, senza acqua e senza il fondamentale pesce rosso. Non è successo niente.
di Francesco Manna (@FrancescoLamana)
P.s.: più che una notizia falsa, quella dei mille euro regalati da Renzi è dunque una non-notizia. Potrebbe però diventare vera. Non certo con le coperture favoleggiate da Renzi (“inesistenti o non utilizzabili”, Stefano Feltri del Fatto su Twitter; “senza coperture il bazooka non spara”, Guido Gentili del Sole 24 Ore), bensì con qualche decina di miliardi presi dalla Cassa depositi e prestiti (cioè con soldi nostri). Un prelievo motivato con il pagamento dei debiti dello Stato verso le imprese. Sono risorse che basterebbero per tutto: i debiti della PA non sono neanche certificati, qualche miliardo per appesantire certe buste paga (con soldi nostri) potrebbe avanzare con eleganza.