Infiltrazioni mafiose, lavori in ritardo e un cantiere che lascerà solo una cattedrale nel deserto. I quasi ottanta parlamentari del Movimento 5 stelle, accompagnati dal leader Beppe Grillo, entrano al campobase Rho per visitare i lavori dell’Expo 2015 con una lunga lista di denunce. “Noi lo diciamo dal 2008 e continueremo a farlo – commentano all’ingresso la deputata Laura Castelli e la consigliera regionale Silvana Carcano – Abbiamo visitato i cantieri Tav e adesso siamo qui. Le situazioni si somigliano molto. Una protesta come quella in Val Susa anche qui? Perché no. Noi siamo per le proteste pacifiche e auspichiamo sempre che i cittadini facciano sentire la loro voce”. 

Comincia alle 9,30 del mattino il tour degli eletti del Movimento 5 stelle. Incontro alla stazione centrale, arrivano i portavoce da Roma, Bologna e Milano. Un evento per ricompattarsi dopo le ultime settimane di terremoto politico, mentre a qualche chilometro di distanza Pizzarotti organizza la sua giornata di formazione per i candidati sindaco M5s: Grillo l’aveva sconfessata, ma oggi si sono presentati in quasi trecento persone in un agriturismo nella periferia di Parma. Le facce dei partecipanti sono quelle conosciute, Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Giulia Sarti e Manlio Di Stefano tra i deputati. Ma anche senatori: Elisa Bulgarelli, Carlo Martelli e Andrea Cioffi. Seguono i consiglieri comunali e regionali, ma anche qualche famiglia e attivista. 

Video di Francesca Martelli e Franz Baraggino

Il tour comincia con qualche difficoltà. “Non hanno le protezioni adeguate”, commentano le forze dell’ordine. L’arrivo ai cantieri alle 11 trova così il primo intoppo. Si spostano con il pullman e scendono per visitare i singoli cantieri. Il leader, accompagnato in macchina dal consigliere comunale Mattia Calise, scende e si unisce alla comitiva sull’autobus per evitare le domande dei giornalisti e riuscire ad entrare. La giornata per i portavoce 5 stelle a Milano è lunga: dopo il tour nei cantieri, alle 15 Grillo sarà al Parco delle Cave con il comitato No Canal (contro il progetto delle vie d’acqua ad Expo) e alle 17.30 invece si sposteranno al Politecnico di Milano per esporre il loro contro progetto del cantiere. 

Al termine della visita la Castelli ha sinteticamente illustrato ai giornalisti quanto hanno potuto constatare all’interno del cantiere sottolineando come di fatto “si stia devastando il territorio circostante e non solo quello della piastra. C’è in atto una speculazione drammatica e una commistione di corruzione e mafia – ha spiegato la deputata – C’è un elenco di aziende in odore di mafia, ci sono aziende interdette che sono tornate a lavorare nei cantieri e le cooperative che hanno in mano il cantiere sono quelle legate alla Legacoop e al Pd”. Nel corso della visita “abbiamo potuto constatare lo stato di avanzamento dei lavori che a nostro avviso sono molto in ritardo anche perché i ormai tempi sono urgenti e anche se stanno lavorando venti ore al giorno sette giorni su sette questo non ci sembra sufficiente per essere pronti fra un anno. Avevamo posto ai tecnici numerose domande di rilievo alle quali abbiamo avuto alcune risposte ma ne stiamo aspettando altre. Certo è – ha concluso – che il Movimento 5 Stelle avrebbe voluto un Expo più diffuso e sostenibile e che non fosse soltanto una pura e mera speculazione

Il leader è arrivato venerdì mattina, ha incontrato Casaleggio e un gruppo di parlamentari fedelissimi alla Casaleggio associati per parlare di Europa e strategie per la campagna elettorale. Una giornata intera a Milano, terminata con un blitz a sorpresa nell’aperitivo dei portavoce della Lombardia. La campagna elettorale è appena cominciata e Grillo, al contrario delle intenzioni iniziali, non si limiterà agli spettacoli a pagamento nei palazzetti.

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