Gli esponenti del movimento neonazista greco Leonidas Stathopulos e Konstantinos Boviatos a Milano per il convegno “Alba dorata, le ragioni del popolo greco” organizzato da Casapound, non sembrano apprezzare il paragone tra il M5S e il loro partito. Tra polizia e carabinieri erano dieci i mezzi blindati schierati in ordine sparso davanti all’albergo che ha ospitato l'iniziativa, ma non ci sono state tensioni
“I giornalisti greci ci dicono che Grillo e il suo movimento sono l’Alba Dorata italiana”, ma “noi non diciamo tutte quelle parolacce e non facciamo sorridere come lui”. Gli esponenti del movimento neonazista greco a Milano per il convegno “Alba dorata, le ragioni del popolo greco” organizzato da Casapound, non sembrano apprezzare il paragone tra il M5S e il loro partito.
La sala convegni affittata, l’hotel Admiral di via Domodossola, era piena di simpatizzanti di ultradestra. Una sessantina in tutto le persone che hanno partecipato all’evento, applaudendo alle parole dei relatori, da Andrea Antonini (Casapound Italia), ai greci Leonidas Stathopulos e Konstantinos Boviatos (Alba Dorata), moderati dal giornalista di Libero Francesco Borgonovo.
Al di là delle ovvie dichiarazioni cameratistiche e gli applausi in memoria di questo o quel martire, gli interventi si sono concentrati sull’attualità politica, sulla difficile situazione greca e sugli inevitabili paralleli con il momento socioeconomico del nostro paese. In uno dei passaggi sull’attualità italiana i relatori hanno spiegato che “i giornalisti greci ci dicono che Grillo e il suo movimento sono l’Alba Dorata italiana”, ma gli esponenti neonazisti si sono anche affrettati a spiegare come il paragone sia stato poco apprezzato: “Noi non diciamo tutte quelle parolacce e non facciamo sorridere come lui”. Stathopulos e Boviatos si sono spesi molto per raccontare come l’immagine di Alba Dorata nel mondo sia distorta dalla cattiva informazione, si sono dipinti come un movimento di perseguitati: “Ci sono trenta dei nostri in pre-carcerazione con accuse per nulla precise, a noi viene negata la possibilità di difenderci, ci stanno togliendo anche l’immunità. Ci dicono che siamo neonazisti, ma per escluderci usano i metodi che utilizzavano i veri nazisti”.
Il convegno aveva destano preoccupazione per l’ordine pubblico e le misure di sicurezza sembravano da partita scudetto, ma all’hotel Admiral non si è giocata nemmeno una promozione in seconda categoria. Tra polizia e carabinieri erano dieci i mezzi blindati schierati in ordine sparso. Effettivamente le dichiarazioni della vigilia e le preoccupazioni espresse da più fronti facevano presagire momenti di forte tensione, ma alla fine tutto è andato liscio, non ci sono state né contestazioni né presidi di protesta contro la presenza degli esponenti neonazisti ellenici e tutto si è svolto in maniera piuttosto tranquilla.
Per il resto il convegno ha ricalcato, nei contenuti e nei temi, quello organizzato a fine novembre a Roma, con gli esponenti dei due gruppi politici impegnati a rivendicare radici comuni e ribadire le ragioni della vicinanza del popolo greco e di quello italiano. Alba Dorata e Casapound, una faccia una razza.