L'incontro "scomunicato" dal leader dei Cinque Stelle organizzato in un agriturismo alle porte della città: "Richieste di adesione anche da esponenti Pd, ma abbiamo dovuto dire di no". E sul rapporto con il leader: "Tutto chiarito. E io non vado da nessuna parte: resto nel movimento"
Sono oltre 300 i candidati del Movimento 5 stelle arrivati a Parma per imparare da Federico Pizzarotti cosa vuol dire essere sindaco e amministrare una città. L’incontro “scomunicato” da Beppe Grillo sul suo blog è cominciato poco dopo le 11 in un agriturismo nella frazione di Beneceto, alle porte della città. Fin dalle prime ore della mattina, nella location tenuta nascosta alla stampa “per paura di strumentalizzazioni”, si sono ritrovati centinaia di attivisti da tutta Italia per confrontarsi con il primo sindaco Cinque stelle di una città capoluogo e con la sua squadra di assessori e consiglieri comunali. “I numeri li sapevamo – ha detto Pizzarotti, entrando nel cancello della tenuta – sono arrivate tante mail e tante persone ci hanno chiesto di partecipare, la location è stata scelta anche per questo”. Nulla di segreto, garantisce il sindaco, che però ha ammesso di non avere voluto divulgare il posto per evitare l’assedio della stampa nazionale, che è “aggressiva nei modi e nei toni e in questo caso ma non serviva, perché è un incontro che non ha niente di segreto e penso che i problemi a livello nazionale siano altri”.
Video di Giulia Zaccariello
Anche Beppe Grillo è stato invitato. È stato il sindaco stesso a chiederglielo durante la chiamata di chiarimento seguita al litigio a distanza tra i due, scatenato proprio dall’incontro del 15 marzo. “Quando ci siamo sentiti l’abbiamo invitato – dice Pizzarotti – ma so che oggi è impegnato a Milano per il tour sull’Expo, dubito che possa esser anche qui”. Anche sull’assenza di Parma dal prossimo tour che Grillo farà per tutta l’Italia, Pizzarotti minimizza e allontana l’idea che possa essere dovuto al famoso “post scriptum” in cui lamentava che l’incontro del 15 marzo non fosse stato concordato con lo staff del Movimento: “A Parma non ci sono le elezioni, a Modena sì e Bologna è capoluogo, ci sono luoghi particolari dove necessariamente bisogna andare”.
Il sindaco ha cercato di smorzare le polemiche sulla presunta “scomunica” dell’iniziativa: “Non era stata sconfessata, era stata evidenziata la necessità di un confronto, che poi c’è stato, sul post e sull’incontro – ha spiegato – La testimonianza la possono dare le persone che sono venute, che hanno ritenuto l’iniziativa molto interessante”. Un semplice incidente di percorso dunque, ma nessuna rottura in arrivo e nessuna uscita dal Movimento per il primo cittadino simbolo dell’ascesa del Movimento: “Non vado da nessuna parte – assicura Pizzarotti con il sorriso – i valori sono quelli e li portiamo avanti tutti i giorni. Anzi, sta a noi dell’amministrazione dare l’esempio, perché solo così le persone possono capire le differenze e giudicare da soli se ci sono o no”.
La tensione sembra dunque essere passata, almeno per il primo cittadino, che conferma che anche dopo lo scambio con Grillo via web non ci sono state defezioni per l’iniziativa di Parma. “Dopo quell’episodio sono arrivate almeno 30 richieste e due sono arrivate anche ieri, ma abbiamo dovuto dire di no, perché non ci stavamo fisicamente più – spiega il sindaco, smentendo le voci di inviti che erano circolate nei giorni scorsi e che avevano fatto infuriare Grillo – Tutti hanno interpretato la cosa per com’era, e cioè che l’evento non aveva nessun altro tipo di rilevanza. Mi piacerebbe anche farvi dire come sono andate le cose dai partecipanti, cioè se qualcuno li ha invitati o se qualcuno ha scritto una mail per chiedere l’incontro. Quando girano voci nell’aria che non sono vere è sempre meglio far parlare i diretti interessati”.
A presentare domanda per la giornata di formazione è stato perfino un candidato del Pd: “Mi ha scritto dicendo che nel suo partito non fanno queste iniziative e che gli sarebbe piaciuto partecipare – ha detto Pizzarotti – ovviamente gli è stato detto di no. Però credo che la formazione sia importante e che ci sia la necessità, nel momento in cui ci si candida alle amministrative nei Comuni piccoli, di conoscersi e di confrontarsi”. All’incontro non ci sarà nessuno dello staff di Grillo, ma ci sarà la squadra di Pizzarotti al completo che illustrerà ai candidati che arrivano da Comuni dalla Sardegna alla Sicilia, fino al Veneto, come approcciarsi con l’amministrazione di un Comune. Per finanziare l’iniziativa ogni partecipante ha versato una quota di 18 euro, con cui si copriranno le spese dell’affitto della location e del pranzo.
Campagna elettorale, selezione della giunta, compiti all’interno del consiglio comunale, trasparenza e partecipazione sono stati i temi principali su cui sindaco e amministratori Cinque stelle hanno discusso con gli altri candidati. Neanche un accenno a Grillo e alle sue esternazioni nel raduno parmigiano. “Al di là del confrontarsi con gli altri comuni, c’è stata la possibilità di osservare attraverso Pizzarotti, che è un importante modello per noi, quali sono le difficoltà e i problemi a cui si può andare incontro in un’esperienza amministrativa” ha raccontato Enrica Sabatini, candidata sindaco al Comune di Pescara. “I chiarimenti ci sono già stati e hanno appianato tutto – ha aggiunto Ermes Fornaciari, candidato sindaco di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia – E’ stato chiarito che l’intento non era di fare nessun golpe strano, ma dare informazioni a chi si appresta a fare questo percorso”.
Molti degli aspiranti amministratori sono in attesa di ricevere dal blog di Grillo la certificazione delle liste, una formalità che era stata uno dei motivi dei dissapori tra Pizzarotti e il leader Cinque stelle. “Sono quelle leggende metropolitane che girano perché tante volte si vuole trovare più polemica – ha chiarito Pizzarotti – dicevano che questo incontro sarebbe stato come una certificazione, che sono stati mandati inviti su selezione, ma non è così. Questo incontro serve per fare rete e nient’altro”.