Hanno perso la partita, ma a giudicare dai fotografi, le telecamere e le interviste, forse si sono tolti qualche sassolino dalle scarpe. I giocatori della squadra amatoriale Casablanca a Forlì sono scesi in campo come ogni domenica per la partita del campionato Uisp. Ma questa volta indossavano una maglietta con scritto “No al razzismo” e per convincerli a giocare, nei giorni scorsi è dovuto intervenire il sindaco Roberto Balzani. La squadra che milita infatti nel campionato di Eccellenza amatori, nei giorni scorsi aveva denunciato un episodio di discriminazione nei confronti dei suoi giocatori, tutti, come (dirigenti e allenatore) immigrati in Romagna dal Marocco. Il sabato prima, secondo il racconto del capitano della squadra Hansal Rachid, ex giocatore della serie A marocchina e delle nazionali giovanili, gli atleti nordafricani avevano ricevuto da un giocatore della squadra avversaria, il Club Juventinità, degli insulti razzisti: “Uno di loro diceva: ‘Questa è casa nostra, andate via’. Poi fuori da campo ci hanno detto: animali, marocchini di merda”.
Per questi insulti – gli ultimi di molti subiti nei tre anni di iscrizione al torneo, secondo i giocatori del Casablanca – a metà settimana la squadra maghrebina aveva deciso di ritirarsi da campionato. La stessa Uisp, imbarazzata per il caso, aveva deciso di sospendere tutto il girone. Poi venerdì, dopo un incontro con il sindaco di Forlì Roberto Balzani e con i vertici dello Uisp, il Casablanca ha deciso di tornare giocare. Contro il Castelnuovo (che ha vinto la partita 1 a 0) i giocatori marocchini sono scesi in campo con una maglia (fornita dallo Uisp) con su scritto ‘No al razzismo’. Intanto però sabato 15 marzo il Club Juventinità, della quale fa parte il giocatore accusato di avere pronunciato gli insulti, si è rifiutata di scendere in campo per la sua partita di campionato. Con essa anche un’altra squadra di Forlimpopoli, la Leoncelli, non si è presentata in campo. “Primo, non siamo razzisti. Secondo, in questa vicenda non siamo stati tutelati”, ha spiegato il presidente della Leoncelli al Resto del Carlino di Forlì. “Non mi pare che nel referto dell’arbitro che ha diretto la gara ci siano riferimenti al razzismo”, ha detto il dirigente della squadra amatori. Ora però Leoncelli e Juventinità rischiano dei punti di penalizzazione per non avere disputato la gara di campionato.
Martedì 18 marzo si terrà la prima assemblea con tutte le squadre del torneo. A presiederla ci sarà Giuseppe Giletto Lazzaro, presidente Uisp lega calcio Forlì-Cesena: “L’arbitro – ha spiegato a ilfattoquotidiano.it Lazzaro – non ha segnalato niente purtroppo. Se no avrebbe dovuto sospendere quella partita di otto giorni fa. Comunque c’è una commissione disciplinare che è al lavoro per capire cosa è successo. Di sicuro oggi nel calcio, sia ai massimi livelli che a livelli amatoriali, tutto è esasperato. Se ho uno scontro in campo con un giocatore del mio stesso colore, allora insulto sua madre. Se invece è un extracomunitario lo offendo per il suo colore”.