A 44 anni, Larisaios Vasilis Ntziachristos, Professore presso l’Università Tecnica di Monaco di Baviera, ha vinto il Premio Leibniz del 2013, il “German Nobel” e grazie a un nuovo metodo di coltivazione delle cellule tumorali in un laboratorio innovativo. Un risultato che colloca lo scienziato di diritto nell’elites scientifica internazionale, per via di innovativi fasci di luce e di ottiche iper tecnologiche con cui è riuscito nella sua impresa.
Ma al di là della preziosa coccarda che gli è stata assegnata nella rigorosa e diffidente Germania, ecco un altro elemento che intreccia la ricerca universitaria al mercato per lo sviluppo economico. La nuova “chiave” è il termine Uni-impresa (la sintesi di due termini come università e impresa), creato su spunto dell’agenzia DAAD, la più grande organizzazione tedesca che promuove la cooperazione accademica internazionale. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con il Technische Universität di München e le università greche Aristotele e Creta. Ma che cos’è l’Uni-impresa? Descrive la sintesi raggiunta dalle università sullo sfruttamento delle conoscenze prodotte: si tratta dell’occasione più importante di sviluppo che ha il paese. In una prima fase è essenzialmente l’inizio di un dibattito sulla creazione di regole e incentivi che permettono all’università greca di non essere uno spettatore passivo nei confronti dei problemi economici del paese, facendola invece diventare il suo principale attore.
Quasi un lustro dopo l’inizio della spirale economica che ha condotto l’Ellade a un passo dal default, inizia finalmente a circolare il termine sviluppo tra chi proprio non ha voglia di abbattersi o di mollare tutto e fuggire lontano dall’Egeo. Alcuni imprenditori, in collaborazione con le maggiori università, hanno avviato tavoli analitici e dibattiti su come stimolare nuove idee e quindi una seppur minima ripresa, nella consapevolezza che non si può vivere di soli prestiti della troika. Ed ecco che una buona scoperta scientifica, come appunto quella del vincitore del Nobel teutonico sulle cellule tumorali, può essere sviluppata armonicamente ma solo se si riuscirà a strutturare una rete, tra idea, atenei e imprese. Un po’ quello che, con successo, è stato fatto in Corea e Israele, che in due decenni da Paesi a forte sviluppo agricolo si sono trasformati in centri di produzione di nuove tecnologie applicate a svariati ambiti.
Una prima sarà quindi nella direzione di creare reti di impresa fra le Pmi, individuando aree di ricerca specifiche che rispondono alle potenzialità e all’importanza strategica della Grecia come ad esempio le nuove tecniche per l’energia solare, dal momento che il sole è presente (e forte) in loco praticamente tutto l’anno. E da quel bagaglio avviare la costruzione “industriale” di quell’idea. Perché l’esempio di Ntziachristos non resti un caso isolato.
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