Una storia di solitudine al femminile, i sentimenti di ribellione, isolamento e alienazione di un’adolescente disgregata dal contesto sociale a cui appartiene. Tematiche emerse nella filmografia di Sofia Coppola sin dal suo esordio al lungometraggio con Il giardino delle vergini suicide e riaffermate in Marie Antoinette, dove la protagonista (K. Dunst) non è un’adolescente qualsiasi, ma uno dei personaggi più dibattuti della storia, Maria Antonietta di Francia, giunta a Versailles appena quattordicenne per sposare Luigi XVI (J. Schwartzman) e suggellare così l’unione di Francia e Austria. Un film in costume, ma non storico, che tiene fuori dalla trama riferimenti troppo espliciti alla rivoluzione e si arresta, significativamente, proprio prima della decapitazione della regina: quello che interessa alla Coppola è sviscerare il sentimento di solitudine che comporta il processo di crescita, anche quando appartiene a una sovrana, della quale fornisce un ritratto prima di tutto umano.

L’universo visivo barocco, colorato, eccessivo della corte francese è reso da una sfarzosa ricostruzione scenografica, dai suggestivi costumi di Milena Canonero (premio Oscar nel 2006) e da una furba commistione di antico e moderno: nei sontuosi interni della reggia di Versailles si insinuano elementi della cultura moderna popolare, pompose tappezzerie dell’epoca possono convivere, nello spazio di un fotogramma, con moderne scarpe da tennis, mentre al ballo mascherato si danza con la musica post punk dei Siouxsie and the Banshees.

Anacronismi che sottolineano la modernità di fondo di questa principessa che, dominata da un profondo senso di solitudine, afflitta da incalzanti pressioni e mortificata dalla noia di un matrimonio deludente, finisce per affogare il suo profondo disagio crogiolandosi nelle costose frivolezze di quella gabbia dorata e seducente: gioco d’azzardo, abiti, scarpe, gioielli, champagne e dolcetti, tra i quali figurano soprattutto i raffinati e coloratissimi macarons, amati dalla regina, la ricetta che vi propongo oggi.

Macarons  fragole e crème fraiche
(ricetta di P. Hermè con meringa italiana)

Macarons-Marie-Antoinette

Per la base:

150 g di farina di mandorle

150 g di zucchero a velo

55 g di albumi

colorante in polvere

Per la meringa:

50 g di zucchero semolato

35 g di acqua

55 g di albumi

Per la farcitura:

250 g di fragole

80 g di zucchero

1 foglio di colla di pesce

100 g di crème fraiche

Per la base: setacciate la farina di mandorle e lo zucchero a velo, lavorateli in una terrina con gli albumi, aggiungete il colorante e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.

Per la meringa: mettete a bollire l’acqua con lo zucchero semolato, lo sciroppo dovrà raggiungere una temperatura compresa tra i 115° e i 121°. Nel frattempo ponete gli albumi in una terrina assieme allo zucchero, quando lo sciroppo sul fuoco avrà raggiunto circa i 100°, iniziate a montarli con una frusta. Raggiunti i 118°, versate lo sciroppo a filo sugli albumi e continuate a montare fino a raffreddamento, quando otterrete una meringa ben lucida e compatta, la cui temperatura sarà scesa a circa 50°. Versate quindi 1/5 della meringa nell’impasto di mandorle ed incorporatela con energia. Incorporate ora anche la restante meringa con una spatola in silicone, fino a creare un composto omogeneo che non dovrà essere né troppo sodo, né troppo fluido. Vi consiglio di controllare con un cucchiaio come cade il composto nella ciotola: dovrà scendere a “nastro”, in maniera fluida e continua.

Riempite un sac à poche con bocchetta liscia e formate dei dischetti sulla carta forno, sopra la quale avrete magari precedentemente disegnato dei cerchi tutti uguali del diametro di 3,5 cm, oppure usate l’apposito tappetino per macarons in silicone.

E’ importante che ora lasciate i macarons  riposare per almeno 30 minuti, fino a quando toccandoli delicatamente con un dito, noterete che si è formata una “crosta” e non vi sporcherete con  residui di impasto. Nel frattempo preparate il ripieno: mettete a bagno nell’acqua la colla di pesce, cuocete le fragole precedentemente lavate e spezzettate assieme allo zucchero per circa 10 minuti. Toglietele dal fuoco e passatele con un mixer, aggiungetevi la colla di pesce ammorbidita e strizzata e amalgamatela per bene. Lasciate raffreddare e aggiungete la crème fraiche.

Ponete ora i macarons in forno statico a 150° per circa 15-20 minuti, sfornateli delicatamente solo una volta freddi. Farciteli con la crema di fragole e poneteli in frigo per alcune ore prima di servirli.

Macarons-2

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Noah, sarà proiettato in Egitto il film con Crowe bandito in alcuni paesi islamici

next
Articolo Successivo

Quando c’era Berlinguer, Veltroni regista convince più del politico e firma un gioiello

next