Centro sociale e cuore pulsante della musica e della cultura indipendenti a Roma, l’Angelo Mai, spazio artistico in via delle Terme di Caracalla, concesso dal Comune nel 2006 – e già nel 2012 vide imporsi i sigilli al bar-osteria, per l’accusa di “esercizio ricettivo abusivo” – questa mattina, poco dopo l’alba, alle 6:30, è stato sgomberato dalle forze dell’ordine che hanno posto nuovamente i sigilli, nonostante il Comune di Roma fosse completamente all’oscuro dell’operazione e ne abbia immediatamente chiesto il dissequestro.
“Siamo sconvolti dalla violenza e dall’immoralità di un’operazione del genere contro un luogo che ci ha visto crescere come persone e come musicisti – racconta Alessandra Perna, musicista della band romana Luminal che qui si è esibita svariate volte – In un paese dove la cultura non solo non è supportata, ma osteggiata in qualsiasi modo, questa sembra una dichiarazione di guerra che cercheremo di combattere ogni giorno”.
Sono diversi i blindati posti all’ingresso dell’Angelo Mai, dove la Digos ha effettuato perquisizioni in concomitanza con gli sgomberi da occupazioni abitative, in via della Acacie, a Centocelle, e alla scuola Hertz al Tuscolano. Secondo indiscrezioni circolate, quella della magistratura rientrerebbe nell’ambito di un’operazione consistente in sgomberi di occupazioni legate al “Comitato popolare di lotta per la casa”.
Sull’Angelo Mai penderebbe l’accusa di esercizio ricettivo abusivo e i destinatari del provvedimento rischiano varie accuse, dalla violenza alla minaccia al furto di energia elettrica fino all’associazione a delinquere finalizzata a estorsione. La Questura si è mossa su disposizione del Tribunale di Roma, per un’inchiesta non solo condotta dalla Digos, ma coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, al fine di delineare i contorni di un sodalizio criminale” responsabile di “invasione di edifici ed estorsioni, queste ultime in danno degli occupanti con riferimento al pagamento di somme di danaro. “Crediamo che la nostra illegalità sia legittima. L’illegalità è fuori, dentro ai Palazzi, dove non sapevano neppure cosa stesse succedendo oggi. Noi siamo la nuova legalità” affermano gli occupanti del centro artistico. E se i destinatari del provvedimento rischiano queste pesanti accuse, movimenti e cittadini si sono organizzati per esprimere la loro solidarietà agli occupanti con diversi presidi. Il primo è stato organizzato da alcuni genitori dei bambini della scuola elementare e materna del parco San Sebastiano che collaborano ad alcuni progetti educativi dell’Angelo Mai, forte anche del sostegno degli artisti che gravitano attorno al centro sociale occupato (e che vedete ritratti nella foto): tra questi Diodato, Roberto Angelini, la band Luminal e i Naphta Narcisse.
Alle 17 è prevista l’Assemblea Pubblica al Parco San Sebastiano: in Rete intanto si rincorre il messaggio: “Accorrete all’Angelo Mai! Stanno sgomberando! Venite, partecipate, ribellatevi, che vi fa bene, e fa bene a questo paese”.