“Le televendite c’erano ancora prima di Power Point. Se le slide fanno questo effetto, evidentemente c’è un problema tra l’innovazione e la Lega“. Così il premier Matteo Renzi durante la sua replica alla Camera seguita al dibattito sull’informativa in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 20 e 21 marzo 2014, nonché sullo stato dell’economia e della finanza. Il presidente del Consiglio siega: “Il Carroccio umilia quel mondo produttivo che ha bisogno di essere rappresentato da forze moderne ed europeiste“. Dai banchi dell’Aula alcuni deputati leghisti urlano “segretario federale” e allora Renzi risponde: “Ah ecco, federale, siete nazionalisti a giorni alterni, come le targhe”. Poi è il turno della replica al M5S. Renzi dice: “Nel Pd discutiamo senza bisogno di espellere nessuno, ci chiamiamo Partito democratico per questo”. Il premier si rivolge a Paola Carinelli (deputata M5S) che durante il dibattito era intervenuta criticando aspramente Renzi sul tema della legge elettorale: “Vedo che il M5S – spiega – ha un bisogno costante di intervenire contro il Pd, quasi a creare un rapporto ancestrale che direi sia il bisogno psicologico di avere una relazione” di Manolo Lanaro