Lavoro & Precari
Governo Renzi, il testo integrale del decreto lavoro
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- 19:08 - Azione: botta e risposta Mastella-Calenda, 'arrogante', 'parlo solo con magistrati'
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - “Qualche amico ha tentato una mediazione ed ero disposto a ritirare la querela. Avevo chiesto però che ci fossero le scuse, ma non ha mai voluto pormele. C’è stata una sorta di arroganza particolare del personaggio”. Lo ha dichiarato l’ex ministro della Giustizia, Clemente Mastella, a Byoblu, dopo l’ok del Senato al processo per diffamazione nei confronti di Carlo Calenda.
“Non ho relazioni particolari con i partiti politici. Ho visto che il centrosinistra ha votato a favore della richiesta fatta dalla Giunta e ringrazio per questo. Il centrodestra si è astenuto. Non c’è stato nessuno che si è espresso a favore di Calenda e questo la dice lunga”, ha concluso il sindaco di Benevento. “Grazie. Ma non parlo della vicenda se non con i magistrati”, ha risposto il leader di Azione alla richiesta, posta dalla tv, di un commento in merito al caso giudiziario.
- 19:02 - **Governo: bagagli pronti per Bruxelles ma niente 'post-Fitto', verso deleghe a P.Chigi**
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - "Il mantra è: lasciare ogni cosa al suo posto. E, se proprio necessario, toccare il meno possibile". Per lo stesso concetto caro a Giorgia Meloni -"squadra che vince non si cambia"- non c'è un 'dopo Fitto' nei disegni futuri del governo. Vale a dire che il superdicastero guidato da ministro salentino -Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr- "è stato cucito addosso a Raffaele, dunque non avrebbe senso mettere qualcun'altro al suo posto", tornano a confermare autorevoli fonti all'Adnkronos. Anche perché "per fare un Fitto ne servirebbero tre", la battuta che rimbalza.
L'idea della premier Giorgia Meloni resterebbe quella di 'ripartire' il pacchetto di deleghe che fino ad ora Fitto ha gestito in solitaria puntando innanzitutto su Palazzo Chigi, dove la presidente del Consiglio può contare su due sottosegretari come Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, con il primo in funzione di 'regista'. E giocando più avanti la carta di un sottosegretario ad hoc - due i posti venuti meno nel sottogoverno con le dimissioni di Vittorio Sgarbi e Augusta Montaruli - creandone uno agli Affari europei.
A renderlo fattibile è la convinzione "che in futuro da Roma dovremo interfacciarci con Raffaele", destinato al ruolo di vicepresidente esecutivo con delega alla coesione e alle riforme, "sarà lui il nostro referente, dunque avremo la vita più facile di quanto l’abbia avuta lui in questo anno e mezzo”. I dirigenti che attualmente lavorano per Fitto, impegnati in prima linea sul Pnrr e sui fondi di coesione, resterebbero al loro posto, spiegano le stesse fonti. Per loro ben poco cambierebbe, se non che, dopo il trasferimento del ministro a Bruxelles, a leggere lo spartito e dirigere l'orchestra sarà di fatto Palazzo Chigi.
Intanto Fitto, in vista dell'ultimo step prima dell'approdo in Europa -l'audizione del prossimo 12 novembre- ha scelto di tenere un profilo basso, lontano dai riflettori: poche uscite pubbliche, zero dichiarazioni. Tanto che avrebbe deciso di passare il testimone del G7 Sviluppo urbano sostenibile, in agenda il prossimo 4 novembre a Roma, al responsabile del Viminale Matteo Piantedosi. Quanto agli interrogativi che aleggiano sulla responsabile del turismo Daniela Santanché e Matteo Salvini, alle prese con i loro guai giudiziari, anche qui sembra prevalere la tenuta dello status quo.
Fatta salva la posizione del vicepremier leghista -"semmai arrivasse una condanna per il processo Open Arms, per il governo sarebbe una medaglia al merito...", si dicono convinti nelle file dell'esecutivo-, più in bilico appare la posizione dell'imprenditrice e ministra in quota Fdi. Per lei sono due i filoni di inchiesta legati a Visibilia: quello sul dissesto della società, dove rischia un processo per bancarotta fraudolenta, e quello sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo Covid. Se la prima non preoccupa più di tanto perché "non dovrebbe minare la sua permanenza al governo", riferiscono i beninformati, quella ai danni dell'Inps è la vera spada di Damocle sulla testa della responsabile del Turismo: "se la situazione dovesse precipitare -il ragionamento- è inutile girarci intorno, con un'accusa simile Santanché non potrebbe mai restare al suo posto". Il rinvio a giudizio, dunque, resta la linea rossa per un passo indietro della ministra.
Ma la 'mossa' giocata dalla difesa di Santanché di chiedere il trasferimento del processo a Roma, ammesso vada a dama, potrebbe 'congelare' la situazione, allungando i tempi e consentendo alla responsabile del Turismo di restare al suo posto. "Ci sono tutti i presupposti perché la richiesta della difesa venga accolta -la convinzione- in tal caso i tempi si allungherebbero e di parecchio, di certo consentendo a Daniela di vedere la fine della legislatura...". Il mantra è sempre lo stesso: lasciare ogni cosa al suo posto o toccare il meno possibile. E, semmai dovesse accadere il peggio, "verrà ricalcato lo schema Sangiuliano-Giuli -riferiscono le stesse fonti-: tempi rapidissimi, un pedina sostituirà immediatamente quella uscita dallo scacchiere".
- 18:33 - Umbria, Scoccia la politica umbra più social: "Parlo dei temi che interessano a Perugia"
Roma, 30 ott. - (Adnkronos) - Margherita Scoccia è il personaggio politico umbro che negli ultimi sette mesi ha avuto il maggior numero di interazioni sui propri canali social. È quanto emerge da un recente monitoraggio condotto da AdnKronos attraverso la piattaforma SocialData che ha analizzato le conversazioni online e social riguardanti l’Umbria nel periodo compreso tra il 10 marzo e il 23 ottobre 2024. Il nome dell’attuale portavoce del centrodestra nel consiglio comunale di Perugia, già candidata sindaco, compare nella top five delle fonti nell’overview di Perugia per engagement con 81.720 interazioni.
“Gli argomenti più discussi sia in termini di menzioni che di interazioni risultano essere la politica e l’economia - si legge nel report - il lavoro, i trasporti, l’ambiente e la sicurezza”. “Temi che insieme alle grandi opere, allo sviluppo, alla rigenerazione urbana, al commercio, al turismo, alle strade, ai giovani, al sociale e al Made in Italy ho sempre ritenuto centrali nella mia agenda politica - dice Margherita Scoccia -. Insieme ai colleghi della coalizione portiamo avanti argomenti di grande interesse per il pubblico che spesso aprono dibattiti. Mi rendo conto di non essere particolarmente brava con i social, capita di sbagliare i tempi di pubblicazione, il più delle volte le musiche e le storie su Instagram sono frutto dell’improvvisazione, le foto scattate in famiglia anche dai miei figli per Facebook sono imperfette ma sono autentiche - spiega l’esponente di Fratelli d’Italia -. Non mi riconosco particolari attitudini quando registro i video, preferisco sempre stringere le mani delle persone, ascoltare i loro punti di vista e guardarle negli occhi mentre mi parlano. Oggettivamente però i social rappresentano lo strumento più veloce per interagire con un numero maggiore di cittadini dai quali raccolgo aspettative e suggerimenti, quando non sfociano nelle offese personali ritengo molto costruttive le critiche”.
“Sette mesi fa ero assessore comunale all’urbanistica e le materie che trattavo erano sicuramente più tecniche e gli argomenti circoscritti ai progetti - prosegue Margherita Scoccia - Fa piacere sapere che le interazioni sui miei canali crescono insieme ai follower ma la soddisfazione maggiore è senza dubbio legata alla consapevolezza di parlare di questioni e problemi che i perugini hanno a cuore. Pochi sogni, molto pragmatismo. Economia, condizioni lavorative percepite come critiche, sicurezza. In mezzo alla gente e nei luoghi istituzionali, insieme agli altri componenti dell’opposizione, continueremo a parlare dei problemi reali e ad offrire soluzioni. Nelle commissioni e in consiglio comunale lo faremo con sempre maggior convinzione, nell’interesse della città di Perugia”.
- 18:30 - **Consulta: nulla di fatto al nono scrutinio del Parlamento in seduta comune**
Roma, 30 ott (Adnkronos) - Nulla di fatto al nono scrutinio del voto del Parlamento in seduta comune per l'elezione del giudice costituzionale chiamato a sostituire Silvana Sciarra, cessata dal mandato quasi un anno fa. Le schede bianche sono state 339, le schede nulle 14, i voti dispersi 9. Nessun astenuto.
Il quorum richiesto era quello dei tre quinti dell'Assemblea, pari a 363 voti. Il decimo scrutinio avrà luogo in data da stabilirsi.
- 18:15 - Maternità surrogata: Magi, 'Roccella vuole medici come inquietante polizia morale'
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - "Le parole della ministra Roccella sui medici esprimono una inquietante concezione del ruolo del medico: hanno bisogno che i medici diventino una sorta di polizia surrogata. La domanda che ci poniamo è: a quando l’introduzione di una polizia morale?”. Lo ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, intervenendo nell’aula di Montecitorio in replica al Question Time al ministro della Famiglia, Eugenia Roccella.
“Ma il problema è anche nella norma che è stata realizzata e nelle parole insultanti nei confronti delle donne che scelgono liberamente di portare avanti quelle gravidanze, così come sono insultanti verso i nati, ovvero dei figli e delle figlie, e verso le famiglie che diventano genitori di quei nati. Hanno prodotto - ha aggiunto Magi - una norma inapplicabile e discriminatoria, in contrasto con il diritto dell’Unione Europea. E quando quella legge sarà disapplicata o sarà ritenuta formalmente illegittima già sappiamo cosa diranno, cioè che sarà colpa della magistratura politicizzata".
"C’è un filo conduttore tra la norma che introduce un cosiddetto reato universale che universale non è, la norma sui centri di detenzione in Albania, la norma contro la carne coltivata e persino la norma contro la canapa a basso contenuto di THC: è l’insofferenza verso il diritto europeo, cioè verso quell’ordinamento che - ha concluso il segretario di +Europa - per fortuna dovete rispettare come governo”.
- 18:11 - Inps, in Campania aumento degli assicurati
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - Negli ultimi 5 anni la Campania ha fatto registrare il più alto aumento di assicurati Inps, coloro che pagano i contributi, che attualmente rappresentano il 7% sul totale nazionale pari a circa 2 milioni di posizioni (+ 8% rispetto al 2019), di questi oltre 500mila sono giovani under 34, +9% ovvero 42 mila posizioni rispetto al 2019. Un segnale chiaro che evidenzia un cambio di passo nel mercato del lavoro, che trova conferma anche nell’aumento delle settimane lavorate 41,3 nel 2023 rispetto alle 40,6 del 2019 e nella retribuzione lorda media, di poco superiore 20mila euro pro-capite, in crescita del 7% rispetto al 2019.
Sono alcuni dei dati del XXIII Rapporto Annuale dell’INPS presentati oggi a Napoli presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. All’evento introdotto dalla direttrice del dipartimento, Dora Gambardella, hanno portato il loro contributo Stefano Consiglio, Presidente della Scuola delle scienze umane e sociali, il Direttore Generale Inps Valeria Vittimberga, Gianfranco Santoro, Direttore centrale Studi e Ricerche di Inps, il Direttore Regionale Inps della Campania, Vincenzo Tedesco e il Direttore dell’Area Metropolitana di Napoli dell’Istituto, Roberto Bafundi.
Oltre all’erogazione delle pensioni, il focus dell’azione dell’Inps sul territorio regionale e in particolare dell’area metropolitana di Napoli è il supporto ai nuclei familiari: l’Assegno Unico Universale è percepito da poco più di 1 milione di figli (1.036.903) che corrispondono all’11% della platea nazionale. Le prestazioni che hanno consentito di superare il reddito di cittadinanza, Adi-Sfl, presentano un’incidenza geografica più marcata in Campania e nel resto del Meridione, rispetto all’Italia. Nei primi sei mesi del 2024, infatti, l’Assegno di Inclusione (Adi) registra in Campania 467mila beneficiari, il 28% del dato nazionale.
Da Napoli arrivano le rassicurazioni del Presidente dell’Inps, Gabriele Fava, sulla sostenibilità del sistema previdenziale: “Per garantire un sistema previdenziale sostenibile, è essenziale agire sul lato delle entrate, utilizzando diverse leve che possano aumentare il numero di lavoratori occupati, in particolare di giovani e donne. Dai dati del rapporto emerge che l’occupazione giovanile è aumentata, il numero degli assicurati INPS è cresciuto nell’ultimo quinquennio di mezzo milione, ma la condizioni dei giovani, con carriere discontinue e retribuzioni inferiori rispetto a quelle medie, resta una questione aperta soprattutto nel confronto con il resto degli Stati membri dell’Unione europea. Per questo è ai nastri di partenza una grande campagna di educazione previdenziale”
Sul fronte del lavoro, invece, si deve puntare a ridurre il mismatch tra domanda e offerta “è fondamentale rafforzare l’interazione tra il sistema formativo e le imprese, contrastando anche fenomeni di dispersione scolastica, e promuovendo percorsi di formazione continua e investendo in programmi che mantengano aggiornate le competenze professionali, per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Ritengo altresì che l’arte e la cultura possano essere, soprattutto per i giovani, uno strumento eccezionale di welfare: è ai nastri di partenza un progetto che coniuga lavoro, arte e cultura. Parimenti importante è offrire ai giovani un’opportunità di lavoro regolare, riducendone i tempi di transizione sia dal sistema di istruzione e formazione al lavoro, che da una occupazione all’altra, con adeguate misure di politiche attive del lavoro, nell’ottica del welfare generativo. Temi di cui ho discusso anche con il presidente della Regione De Luca e con il sindaco di Napoli Manfredi con l’obiettivo di rafforzare le sinergie istituzionali già esistenti nell’interesse esclusivo dei cittadini”, conclude Fava.
“La presentazione del nostro Rapporto annuale alla Federico II segna l'inizio di un percorso di disseminazione nei contesti universitari e nelle realtà sociali ed economiche del Paese. La scelta di Napoli non è casuale: la Campania e il Mezzogiorno rappresentano aree cruciali per il futuro dell’intera Comunità nazionale. Questo rapporto offre l’opportunità di mettere in luce le specificità di questi territori, dove l’INPS può e deve assumere un ruolo fondamentale nel garantire coesione sociale, promuovendo politiche attive del lavoro e presidiando la legalità. Napoli, con la sua ricca storia e cultura, simboleggia la resilienza e la capacità di ripresa, elementi essenziali per affrontare le sfide del presente e del futuro”, aggiunge il Direttore Generale dell’Istituto Valeria Vittimberga.
- 18:09 - Inps, Ghiselli: "Patto con le imprese per un futuro sostenibile"
Napoli, 30 ott. (Adnkronos) - "Da questo rapporto che ho impostato proprio per cercare di individuare una progettualità che rilanci l'Istituto che funziona nei prossimi anni emergono le linee strategiche progettuali che ho individuato, cioè in primis se vogliamo arrivare ad un sistema pensionistico sostenibile c'è un'unica vera ricetta strutturale: aumentare la base occupazionale, ingaggiare i giovani". Così Roberto Ghiselli, Presidente del Civ dell'Inps, su ciò che emerge dal Rendiconto sociale dell'Inps per il 2023 presentato a Napoli.
"Anche su questo siamo d'accordo sia con il sindaco di Napoli che con il governatore della regione, di iniziare a parlare coi giovani, ma soprattutto - sottolinea - di andare a creargli la consapevolezza che devono progettare il loro futuro e il loro futuro lo progettano partendo dall'estratto conto previdenziale, tenendoli lontani dal lavoro nero dal lavoro irregolare solo in questa maniera riusciremo ad aumentare i contribuenti e i contributi e ad arrivare ad un sistema pensionistico. Non da ultimo un altro aspetto di cui abbiamo parlato e siamo assolutamente d'accordo, è un nuovo patto col tessuto produttivo perché i futuri contribuenti sono gli attuali lavoratori che vengono ingaggiati dalle imprese, quindi un nuovo patto con le imprese che dica ci siamo, vi aiutiamo nei limiti in cui voi assumete e darete migliori stipendi. Ecco che l'effetto virtuoso sarà più contribuenti e più contributi. Arriveremo così ad un sistema pensionistico sostenibile sempre più coerente anche con le esigenze del momento", conclude Ghiselli.