La storia del successore di De Filippis (arrestato per la vicenda rifiuti): fu rimosso da direttore dell'Arpa, ricorse al giudice del lavoro, ma perse la causa. Eppure dalla Pisana dettero il via a una transazione da mezzo milione. Con un atto firmato da chi? Da De Filippis stesso
Era diventato direttore dell’Arpa, ma era stato rimosso perché non aveva raggiunto gli obiettivi aziendali. Così fece causa alla Regione, ma la perse: eppure la stessa Regione si accontentò e decise di liquidare una transazione da oltre mezzo milione di euro. Il protagonista della vicenda – di per sé singolare – non è uno qualsiasi. Ma è Bruno Placidi, nuovo capo della direzione regionale infrastrutture, ambiente e politiche abitative della Regione Lazio, scelto dalla giunta Zingaretti come sostituto di Raniero De Filippis, dirigente arrestato per la vicenda rifiuti legata al nome di Manlio Cerroni. E – per chiudere il cerchio – proprio De Filippis dette all’epoca il via libera alla transazione nonostante la Regione avesse vinto almeno in primo grado. Su Placidi già si era allungata – dopo la sua nomina – l’ombra della sua condanna alla Corte dei Conti per un danno erariale da oltre un milione di euro.
La vicenda parte dal 2001, quando Placidi è direttore dell’Agenzia regionale per l’ambiente del Lazio. Un anno dopo l’incarico gli viene revocato nel 2002 perché non ha raggiunto gli obiettivi aziendali. Placidi fa causa alla Regione, ma la perde. Fa appello, ma nel frattempo viene anche condannato dalla Corte dei Conti a risarcire la Regione per un danno erariale (provocato sempre durante la sua direzione dell’Arpa). Ciononostante De Filippis, all’epoca direttore del dipartimento patrimonio in Regione, autorizza una transazione che permetterà di liquidare una cifra di oltre 520mila euro per risarcimento e spese legali. Tutto questo, scrive il dirigente nell’atto ufficiale, “per evitare danni maggiori all’amministrazione”.
Ora questa storia è finita in un esposto dei consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle alla Procura di Roma. “La Regione si è comportata come se avesse perso la causa con Placidi – spiega una di loro, Valentina Corrado – Quando invece la sezione lavoro del tribunale di Rieti aveva dato ragione all’amministrazione regionale. Forse questa vicenda potrebbe spiegare perché il dirigente arrestato De Filippis è stato sostituito con l’amico Placidi, rimosso dall’incarico di direttore dell’Arpa dalla Regione stessa e condannato a risarcirla per danno erariale dalla Corte dei Conti ma risarcito invece dalla Regione stessa con 500mila euro. Sembra un gioco di parole, ma è solo mala politica a spese dei cittadini”.