Paghi per un’ora di sosta, ma poi lasci l’auto sulle strisce blu più a lungo? Nessuno può farti la multa. Al massimo, ti sarà chiesto di saldare la tariffa non corrisposta. L’ha chiarito una volta per tutte il sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caroviola, rispondendo a un’interrogazione parlamentare presentata da Michele Mognato (Pd) a proposito della situazione di “conflitto interpretativo” causato da opposti pareri rilasciati dal ministero degli Interni e da quello dei Trasporti. Per anni, infatti, i Comuni hanno riscosso multe variabili fra i 25 e i 41 euro approfittando di una vecchia circolare del 2003 del Ministero degli Interni.
La risposta del sottosegretario è chiara: “Il pagamento in misura insufficiente in aree ove la sosta è consentita a tempo indeterminato e subordinata al pagamento di una somma, configura unicamente una inadempienza contrattuale” e “non costituisce violazione di una norma di comportamento”, quindi non può essere sanzionata. Sul suo sito, il ministro Maurizio Lupi precisa che per recuperare i mancati pagamenti, “le amministrazioni locali possono affidare al gestore del servizio le azioni necessarie al recupero delle evasioni tariffarie, ivi compresi il rimborso delle spese e le penali, da stabilire con apposito regolamento comunale”.
Il chiarimento, però, non basta al Codacons, che invita il ministero a “spiegare che fine fanno le multe nulle date negli ultimi 60 giorni, ossia quelle che l’automobilista può ancora far annullare presentando ricorso al prefetto o al giudice di pace, e che fine fanno i soldi indebitamente incassati dai Comuni in tutti questi anni”. L’associazione, che sta presentando centinaia di ricorsi per conto degli automobilisti multati, dice di avere allo studio una possibile azione collettiva per il rientro delle somme già versate.
A proposito di come i Comuni recupereranno i soldi dei ticket non pagati, infine, il Codacons chiede al ministero di emanare un’apposita circolare e di non lasciare a ogni amministrazione totale libertà sulla quantificazione delle penali. L’associazione propone che, una soluzione a costo quasi zero per l’automobilista: “In caso di ticket scaduto, i vigili mettano sul cruscotto un avviso con bollettino postale, indicando un importo esattamente pari alla differenza tra il ticket pagato e quello da pagare. Solo se il consumatore non paga in tempo utile ed il comune è costretto a notificare l’inadempienza, allora potranno essere addebitate le spese di notifica”.